Giardini Naxos: una nuova segnaletica "culturale" per la prima colonia greca di Sicilia -
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Giardini Naxos: una nuova segnaletica “culturale” per la prima colonia greca di Sicilia

Giardini Naxos: una nuova segnaletica “culturale” per la prima colonia greca di Sicilia

E’ stata realizzata su proposta di Aldo Di Blasi, esperto del sindaco Nello Lo Turco per le ricerche storiche locali. Nella frequentata zona del paese marinaro che ospitò l’antico insediamento ellenico sono stati collocati dei cartelli indicanti l’origine del toponimo “Schisò”, con cui si è ancora soliti denominare l’area portuale della cittadina turistica

Da qualche settimana il “desiderio” di Aldo Di Blasi, esperto per le attività culturali e le ricerche storiche del sindaco di Giardini Naxos, è stato esaudito. In alcuni angoli della prima colonia greca di Sicilia sono stati infatti collocati dei cartelli toponomastico-turistici indicanti l’evoluzione fonetica del toponimo “Schisò”, con cui ancora oggi si è soliti identificare la cittadina jonica messinese, sostituito nel tempo con la più antica ed “elegante” denominazione di “Naxos”.

In questi anni il dottor Di Blasi, stimato medico legale, ha condotto accurate ricerche con cui ha dimostrato che, in realtà, “Schisò” e “Naxos” non sono due denominazioni diverse in quanto la prima è la corruzione volgare della seconda. L’esperto ha quindi chiesto al sindaco Nello Lo Turco di poter ristabilire la verità storico-linguistica attraverso un’apposita segnaletica riportante le varie declinazioni del nome greco “Naxos” che sono via via sfociate (attraverso le successive derivazioni latina, araba e normanna) nel nome siciliano di “Schisò”.

Da sinistra Giuseppe Russo, presidente dell’associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo” di Giardini Naxos, ed Aldo Di Blasi

«Desidero ringraziare – dichiara Aldo Di Blasi – il sindaco Lo Turco ed il responsabile dell’ufficio comunale per la Toponomastica, Francesco Alfonso, per essersi attivati affinché si desse attuazione a quanto dal sottoscritto proposto. Un ringraziamento va anche alla locale associazione culturale “Tradizione, Ambiente e Turismo”, guidata dal presidente Giuseppe Russo, per aver supportato questa mia iniziativa.

«Questi nuovi cartelli, collocati nella zona di Schisò-Naxos (ossia nei pressi del Castello, del Museo Archeologico e della statua della Nike) stanno suscitando notevole curiosità ed interesse tra i cittadini ed i turisti particolarmente sensibili alla cultura ed alla storia. In ognuna di queste tabelle, in pratica, si possono leggere le varie trasformazioni subite nel tempo dal nome della nostra cittadina, ossia Νάξος (di origine greca), Naxos (di derivazione latina), ناكسوس (di derivazione araba), Quisòy (di derivazione normanna) ed infine Schisò, che non è altro che la trasposizione in dialetto siciliano delle precedenti denominazioni.

«Su tale argomento ho personalmente condotto degli studi sugli scritti di eminenti storici ed intellettuali siciliani, come Michele Amari, Vito Amico, Sidro Barbagallo, Girolamo Caracausi, Ciccio Cipolla, Tommaso Fazello, Giovanni Andrea Massa e Pietro Rizzo. Da questi autori si apprende, ad esempio, che nel luogo di cui ci occupiamo esisteva una fortezza chiamata “Schissone” (denominazione che rimanda inequivocabilmente a “Schisò”).

«Ma il punto fondamentale è che durante la dominazione araba l’originario nome greco “Naxos” venne approssimativamente tradotto in  “Qusûs” (l’espressione esatta sarebbe invece dovuta essere “Nusùs”), sfociato poi in “Quisòy” durante la dominazione normanna ed, infine, nel dialettale “Schisò”.

«Questa, in estrema sintesi, la storia che la nuova segnaletica toponomastico-turistica da me sollecitata vuole raccontare a chi si trova a passare dai luoghi in cui era ubicata l’antica Naxos, prima colonia greca di Sicilia».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: uno dei nuovi cartelli toponomastici installati a Giardini Naxos ed Aldo Di Blasi

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