Giarre, bambino sprofonda in una grata "killer": ci scrive il padre sdegnato -
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Giarre, bambino sprofonda in una grata “killer”: ci scrive il padre sdegnato

Giarre, bambino sprofonda in una grata “killer”: ci scrive il padre sdegnato

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera firmata di un genitore il cui figlio si è infortunato, fortunatamente in maniera non grave, cadendo, inavvertitamente, in una grata (foto sopra) di scolo parzialmente divelta in via Luigi Sturzo a Giarre. L’auspicio del genitore, che facciamo nostro, è che qualcuno di competenza intervenga e ponga rimedio. Non subito. Prima…

“Erano le 22,45 di domenica sera ed ero andato a prendere mio figlio, in via Luigi Sturzo (Nazionale) all’altezza del civico 37 circa, che era a casa di un amico dove aveva guardato una partita in tv. Mi sono fermato ad attendere in macchina e quando mio figlio ha salutato il suo amico, appena è sceso dalla banchina per attraversare la strada e raggiungermi in macchina è, per usare un eufemismo, “entrato” con la gamba destra per circa 60 cm in una grata posta, credo, a copertura di uno scolo per acque piovane, con due sbarre completamente divelte ed inesistenti.

Insieme all’amico di mio figlio lo abbiamo soccorso e “ripescato” dal buco e da subito ha avvertito dolori lancinanti alla tibia destra.
Malgrado indossasse un jeans pesante, era ben visibile un esteso taglio e gonfiore dovuti allo sfregamento ed alla botta seguiti all’incidente.
Viste le condizioni ed il dolore accusato dal ragazzo mi sono recato tempestivamente al Pronto soccorso più vicino (ahimé Acireale), dove alle 2.30 di notte è stato medicato e sottoposto a radiografia che, fortunatamente per lui, ed aggiungo “anche per qualcun altro”ha escluso fratture ossee.
Le ragioni che mi hanno portato  a segnalarvi l’accaduto sono:
1) cercare di evitare, dando pubblicità alla notizia, che qualche altro ignaro cittadino, magari meno giovane ed atletico di mio figlio, finisca per disgrazia “nel buco nero” e si faccia male;
2) far capire ai cittadini di Giarre , visto che persone residenti in quel posto mi hanno riferito che hanno segnalato il problema al Comune da circa un mese e non si è visto nessuno per la riparazione, o quanto meno per la messa in sicurezza tramite debita segnalazione, a quali “mani e menti folli” è affidata la propria legittima incolumità e sicurezza.
Scusate lo sfog , ma davanti a tanto “becero menefreghismo” da parte di  persone deputate semplicemente a compiere il proprio dovere la rabbia di un padre, ma anche di un comune cittadino è già un miracolo che si concentri a scrivere una mail ad un giornale piuttosto che passare ad azioni, sicuramente errate e dettate dall’istinto ma, lasciatemelo dire, quasi quasi molto meritate.
Non essendo però per scelta un violento, lasciatemi augurare a questi “signori” di vivere, in prima persona o per loro congiunti,  ciò che abbiamo vissuto mio figlio ed io.
Cordiali saluti”.

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