Per fare l'addetto stampa occorre la moto? Fortunatamente no -
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Per fare l’addetto stampa occorre la moto? Fortunatamente no

Per fare l’addetto stampa occorre la moto? Fortunatamente no

Ma cercano un addetto stampa o un fattorino? Il bando emanato dal Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara si riferisce alla selezione per un addetto stampa. Ma curiosamente tra i requisiti richiesti, pena l’inammissibilità delle candidature, figura anche la patente A che serve per guidare i motocicli. E solo la A.

Molti colleghi si sono accorti di questa stravagante richiesta, qualcuno ha pure chiesto spiegazioni e le ha ottenute. Il tutto è riportato sul sito del Gal. «L’art. 3 dell’avviso pubblico – si legge – prevede espressamente che per partecipare alla selezione i candidati dovranno essere in possesso, pena l’esclusione, alla data di scadenza fissata per la presentazione della domanda… di una serie di requisiti di ammissibilità, tra cui alla lettera K, viene previsto il possesso di patente “A”, ciò detto, consegue che tale previsione è frutto di una determinazione dell’organo decisionale che ha approvato l’avviso e pertanto obbligatorio ai fini dell’ammissibilità. Sono molteplici gli avvisi che prevedono un tale requisito, verosimilmente allo scopo di garantire la presenza, l’indipendenza e la libertà di movimento di tale figura».

Evidentemente la patente B e un’autovettura, secondo l’”organo decisionale”, non bastano per garantire l’indipendenza e la libertà di movimento. Se avete figli studenti refrattari non diteglielo: insisteranno per avere lo scooter e vi diranno che tanto studiare non serve.

Il bando non è andato giù all’Assostampa Catania che, con un comunicato stampa, critica questa scelta: «La segreteria di Catania dell’Associazione siciliana della stampa contesta il bando del Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara che prevede per i giornalisti, oltre a una “adeguata conoscenza della lingua italiana parlata e scritta”, anche il possesso della patente “A” che abilita alla guida dei motoveicoli.
Nello stesso bando – osserva ancora il sindacato dei giornalisti – si chiede, a dispetto delle normative sull’autocertificazione, che titoli e punteggi debbano “essere comprovati da idonea documentazione attestante l’attività svolta (Contratti di lavoro, provvedimenti di conferimento di incarico etc.)’, in aperto contrasto con il codice dell’Amministrazione digitale del 2015″.
Inaccettabile anche la definizione del rapporto di lavoro e il calcolo della retribuzione, che “Il Gal si riserva di stabilire a suo insindacabile giudizio, modi e tempi di stipulazione del contratto, nonché di rinunciarvi”.

“Alle amministrazioni pubbliche e private – afferma Assostampa Catania – chiediamo bandi semplici e trasparenti, senza ardite improvvisazioni che portano soltanto a ricorsi e impugnative. E il nostro sindacato è sempre a disposizione per fornire le opportune consulenze nel trattare gli argomenti peculiari dell’ordinamento giornalistico».

E sulla vicenda, poco fa, è giunta una nota a firma dei vertici del Gal, il presidente Piero Mangano, e del responsabile del procedimento, Alfredo Grasso, che chiariscono definitivamente la vicenda: “Circa  il  richiamato possesso della  patente “A”, riscontrando una legittima richiesta di chiarimenti, il Responsabile del Procedimento affermava che trattavasi di un refuso. In effetti una tale richiesta sarebbe stata assolutamente censurabile ed illogica.

Si ribadisce che l’avviso richiede il possesso  della  patente  “B” e di essere  munito/a  di mezzo  proprio:  ciò analogamente alla maggioranza degli avvisi del  genere garantisce che il  oggetto selezionato sia indipendente e autonomo, e che di tal guisa possa facilmente spos tarsi. La richiesta di comprovare  i titoli richiesti con adeguata documentazione,  non può essere qualificata quale elemento discriminatorio, ovvero fonte di “opacità” dell’avviso che è invece improntato alla massima trasparenza, prevedendo pregnanti requisiti.

In relazione alla assunzione, alla tipologia contrattuale ed al compenso, il comunicato riporta delle inesattezze, ed invero – a dispetto di quanto riferito – viene specificato che come previsto dalla Relazione previsionale di cui alla Misura 19.4 – come modificata – saranno richiesti n. 120 ore lavorative, con una spesa complessiva per il GAL pari a € 3.000,00. Fermo restando il costo orario di € 25/ora il numero di ore può essere incrementato in presenza di risorse e/o della rimodulazione della spesa.

L’attribuzione al GAL esponente  di esprimersi attraverso “ardite improvvisazioni” viene rispedita al mittente, con la precisazione che la selezione in oggetto è stata posta in essere attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico rivolto a tutti i soggetti in possesso dei requisiti; consta piuttosto che sia prassi diffusa la scelta della figura di “addetto stampa” – da parte di organi amministrativi e politici – attraverso procedimenti fiduciari, e che i compensi corrisposti non siano affatto parametrati al numero di ore prestate ovvero all’attività eseguita – a differenza del GAL scrivente ove deve essere posta in essere una specifica rendicontazione di tutte le spese effettuate. Si spera di avere chiarito la vicenda!”.

 

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