Nonostante la sua posizione centrale l’ex macello di piazza Ungheria si presenta dismesso, circondato da cumuli di rifiuti e sommerso da rovi e sterpaglie. L’ex mattatoio costituito da uno spazio al coperto e da un’area perimetrale esterna con una piazzetta – la cui pavimentazione è stata oggetto di un meticoloso intervento di restyling – è costantemente chiuso e quindi non reso fruibile dai cittadini. La struttura comunale con il trascorrere del tempo si è trasformato in una mini pattumiera pubblica con le panchine coperte dalla gramigna e da rifiuti cartacei di vario genere, misti  a quelli organici lasciati in bella vista dinanzi l’ingresso principale. Peggio.

In assenza di un sistema di video sorveglianza c’è anche il pericolo concreto che la struttura comunale possa essere vandalizzato alla stregua di altre opere pubbliche rimaste senza futuro, come il micro asilo di via Russo a Macchia. O il centro sociale di via Alfieri.

Il vice sindaco e assessore alla Cultura Patrizia Lionti, afferma che, “riguardo la pulizia del sito solleciterà l’assessore all’Ecologia”, quanto alla “valorizzazione dell’immobile avevo già proposto alcune idee a delle associazioni. A settembre le riprenderò per definire il tutto. L’idea prevalente è quella di trasformarlo in un’area espositiva”.