Giarre, video sorveglianza nei palazzi comunali: c'è un direttore dei lavori che ha convalidato i lavori? -
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Giarre, video sorveglianza nei palazzi comunali: c’è un direttore dei lavori che ha convalidato i lavori?

Giarre, video sorveglianza nei palazzi comunali: c’è un direttore dei lavori che ha convalidato i lavori?

La sicurezza e il rispetto elle regole. Queste sconosciute a Giarre, nell’era D’Anna. Andiamo con ordine. All’indomani del tavolo prefettizio dopo il gravissimo furto di armi e munizioni, è stato deciso, su invito del prefetto Sammartino, di implementare la video sorveglianza nei palazzi comunali, laddove è totalmente assente. E in questo quadro nelle scorse settimane è stata completata la collocazione delle telecamere nella sede dell’Ufficio tecnico (attivati due dispositivi), mentre sono complessivamente cinque quelle allocate nel palazzo di città, di cui due nel prospetto esterno del municipio, una all’ingresso secondario e altre due nel cortile esterno della Casa comunale. Infine, altre due telecamere sono state posizionate in corrispondenza dell’ingesso dal portone centrale.

Video sorveglianza anche nel settecentesco palazzo della Cultura, sede dell’Archivio storico comunale. I dispositivi sono stati allocati nei due ingressi di piazza Macherione e via Federico de Roberto e una interna per monitorare gli spazi museali. Gli impianti di video sorveglianza dei tre edifici saranno collegati in remoto con un computer centralizzato che si trova nell’ufficio del comandante della polizia locale. Per la realizzazione dei lavori è stata impegnata una spesa di circa 4 mila euro. Orbene, fatta salva la regolarità dell’affidamento diretto (la ditta prescelta risulta essere iscritta al Mepa) si pongono, tuttavia, alcuni precisi interrogativi sulle modalità attuate dal dirigente della I Area. Chi ha effettuato il collaudo dell’impianto di videosorveglianza del Comune di Giarre e, secondo quale criterio si è consegnato un impianto realizzato fissando i cavi con i chiodini sui prospetti esterni dei palazzi comunali? C’è poi un aspetto giuridico da non sottovalutare, per il quale attendiamo risposte dall’amministrazione.

Nell’ambito di questi interventi, è stata prevista la figura del direttore dei lavori? Esiste sulla carta un progetto sul quale è stata valutata da un tecnico qualificato la congruità dei prezzi, dell’offerta, dei materiali impiegati, o è stato forse qualche agente di polizia municipale a dare il proprio avallo tecnico? Da fonti qualificati si apprende dell’esistenza di un preventivo  della ditta incaricata, nulla di più. In sede di affidamento dei lavori chi ha attestato la regolarità? Il prefetto Sammartino è al corrente di questa procedura?

Non siamo certi che qualcuno ci risponderà, ma ci proviamo lo stesso a rompere questo imbarazzante silenzio assordante.

Mario Previtera

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