Trepunti, benvenuti nel regno del degrado. Tra incompiute e rifiuti -
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Trepunti, benvenuti nel regno del degrado. Tra incompiute e rifiuti

Trepunti, benvenuti nel regno del degrado. Tra incompiute e rifiuti

Un impatto terrificante. Trepunti è sulla carta il primo biglietto da visita della città. Un brutto biglietto. La principale porta di accesso per chi raggiunge Giarre provenendo dalla barriera autostradale.

Colpisce subito il traffico sostenuto – specie nelle ore di punta – lungo la via Luminaria che si stringe ad imbuto a ridosso dell’incrocio con la Statale. Con la nuova rotatoria, tuttavia priva di bretella di raccordo, che non alleggerisce il carico dei flussi veicolari che stritolano la piccola borgata giarrese.

Trepunti è anche la frazione dei record: in un fazzoletto di terra sono disseminate le principali opere incompiute. Un concentrato di scheletri cementizi che hanno regalato alla cittadina jonica il suo triste primato nazionale. E’ tutto fermo dagli anni 80 quando i cantieri, uno alla volta, si sono inesorabilmente fermati.

Nella centralissima piazza di Trepunti, si scoprono altri sconvenienti altarini. L’autoparco comunale, la cui piazza antistante è ricolma di rifiuti ed erbacce. Le panchine, dislocate ai lati dello slargo, sono state sommerse dalla rigogliosa e incontrollata vegetazione; impossibile, poi, usufruire della scalinata, attraverso la quale, ammorbati da un odore nauseabondo, si raggiunge la parte posteriore della piazza, metà della quale ricoperta dalla gramigna, rifiuti, erba incolta e vecchi elementi di arredo urbano in disuso, lasciati in abbandono.

L’altra metà della piazza è invece circondata da veicoli commerciali per la vendita di panini e da postazioni abusive di ambulanti, più volte sanzionati da carabinieri e polizia municipale ma che non hanno mai rinunciato ad occupare illegalmente quell’area centralissima, a ridosso della chiesa di San Matteo.

Proprio il marciapiede antistante l’edificio sacro diventa, nelle ore di punta, il luogo per parcheggiare, anche in doppia fila, paralizzando il traffico veicolare, in particolare i flussi diretti alla vicina rete autostradale. Sul prolungamento di via San Matteo, si è arrivati al punto di chiudere un tratto di strada, per via dei rifiuti che campeggiano sulla strada.

E mentre si susseguono le costose bonifiche, ad opera del Comune, le discariche si alimentano anche nella vicina area urbana di Rovettazzo, circondando i vecchi insediamenti popolari. Benvenuti nell’immondezzaio. Benvenuti a Giarre. O quel che ne rimane. 

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