In considerazione delle dimissioni dalla carica di componente del Collegio dei revisori dei conti, comunicata il 23 gennaio scorso dal dott. Angelo Salemi per “sopraggiunte motivazioni professionali” e che le stesse sono state poi revocate con successiva nota, l’amministrazione comunale nelle scorse settimane ha richiesto un parere all’Ancrel (associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali). L’organismo in una nota trasmessa al sindaco nei giorni scorsi,  evidenzia che “la norma richiede, che da parte del Revisore sia inviato all’Ente un preavviso di dimissioni con indicazione della data di effetto delle stesse e che la medesima sia superiore di almeno 45 giorni alla data di ricevimento dell’avviso da parte dell’Ente.

Nella prima comunicazione di Salemi, del 23 gennaio scorso, lo stesso Revisore scrive dimissioni immediate, senza indicare un termine di preavviso, dovendo, in tal caso, intendersi quello minimo previsto per legge. Non essendo soggette ad accettazione sono immediatamente efficaci e pertanto non revocabili”. Non avendo il Consiglio nominato il nuovo Revisore, “il Collegio – scrive l’Ancrel– può lavorare anche con due membri fino alla nomina del terzo”. Dunque revoca delle dimissioni irricevibili proceduralmente. Frattanto si apprende che l’ormai ex revisore Salemi starebbe presentando ricorso al TAR. La penosa sceneggiata continua.