Allarme processionaria a Giarre -
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Allarme processionaria a Giarre

Allarme processionaria a Giarre

Con l’arrivo della primavera si acuisce il fenomeno della processionaria del pino provocata da un lepidottero defogliatore che, fino al mese di marzo nidifica negli aghi di pino e le cui larve, dotate di peli urticanti, possono provocare inconvenienti igienico sanitari, legati alla pubblica incolumità.

I peli urticanti di larve e nidi in particolare, possono generare disturbi anche seri se entrano in contatto con le vie respiratorie, con la cute o con le mucose degli occhi, specialmente in soggetti sensibili. Non solo. Sono un serio pericolo anche per la sopravvivenza di piante e alberi e soprattutto una minaccia potenzialmente letale per gli animali.

All’Ufficio tecnico sono pervenute non poche segnalazioni di alcuni nidi di “processionaria del pino in un’aiuola di corso Sicilia, nelle adiacenze del plesso elementare “Don Bosco”.

Sui social l’allarme è stato lanciato da numerose mamme che hanno scattato diverse foto che ritraggono quello che all’apparenza sembra essere un innocuo millepiedi che striscia sul marciapiede in cerca di un luogo nel quale tessere il proprio bossolo.

Ma le segnalazioni di processionaria riguardano diverse zone della città, tra cui quella centralissima di via Principessa Jolanda, a pochi metri dalla biblioteca comunale (foto sopra).

All’Ufficio tecnico fanno sapere che la determina con la quale si impegna una spesa per la bonifica dei siti infestati, non ha ottenuto ancora il via libera della Ragioneria generale. Al momento la burocrazia anche dinanzi alle interrogazioni consiliari sul tema, tra cui quella del consigliere Maurizio Arena, sembra avere avuto la meglio.

Eppure l’amministrazione, nel febbraio scorso, si era affrettata a diramare una ordinanza con la quale è stato disposto l’obbligo ai proprietari di spazi in genere e aree a verde, nelle quali sono presenti piante resinose (pini, larici, e cedri), di verificare la presenza di tale parassita, ovvero la processionaria del pino e, in caso affermativo, provvedere con urgenza alla rimozione dei nidi, con le varie tecniche di intervento, al fine di evitare il propagarsi dell’infezione.

Per tali interventi, oltre a rispettare tutte le leggi in vigore che disciplinano l’applicazione e l’uso dei fitofarmaci – si legge nell’ordinanza sindacale – è necessario rivolgersi a ditte specializzate munite di autorizzazione e con personale dotato dei relativi dispositivi di sicurezza e protezione individuale.

Il servizio Ecologia già a febbraio ha effettuato una prenotazione di spesa per eseguire i relativi interventi, ma, come detto, la determina – confermano all’Ufficio tecnico – è ancora in fase di stallo e pertanto nessuna ditta è stata incaricata per le operazioni di bonifica. Insomma precise regole per i cittadini tranne che per se stessi.

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