Malvagna: la "Compagnia dell'Ostello" fa rinascere il sentiero Bottesco -
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Malvagna: la “Compagnia dell’Ostello” fa rinascere il sentiero Bottesco

Malvagna: la “Compagnia dell’Ostello” fa rinascere il sentiero Bottesco

Pienamente riuscito l’intervento di pulitura e di installazione della segnaletica effettuato domenica scorsa su iniziativa del sodalizio di Mojo Alcantara e che ha visto collaborare anche i volontari di altre associazioni del comprensorio. Dato il felice esordio, seguiranno altre iniziative analoghe per riscoprire ulteriori percorsi naturalistici “dimenticati”

Pienamente riuscito l'”esperimento pilota” di domenica scorsa promosso dall’associazione “La Compagnia dell’Ostello”, costituitasi a Mojo Alcantara un paio di anni fa. Il cosiddetto “Sentiero Bottesco”, ricadente nel territorio del Comune di Malvagna, è stato infatti pulito per circa cinquecento metri dai volontari dell’associazione organizzatrice e da diversi soci del Circolo di Legambiente “Taormina – Valle dell’Alcantara” e dell’associazione “Alcantara Etna Trek and Folk”, mentre i ragazzi della sottosezione del C.A.I. (Club Alpino Italiano) di Randazzo hanno provveduto a dotare il percorso di segnaletica bianca e rossa. Il tutto col supporto logistico del Comune di Malvagna.

Il sentiero oggetto dell’intervento, denominato “Bottesco” con riferimento all’antico serbatoio a forma di botte che alimentava l’acquedotto malvagnese, veniva utilizzato dai contadini del luogo per raggiungere i loro piccoli appezzamenti di terreno, coltivati per poter sfamare la famiglia e sottratti alla montagna con un faticoso lavoro di costruzione di muri a secco e terrazzamenti (chiamati “zotti”) di cui esistono ancora delle evidenti tracce, specie lungo il tratto iniziale.

Estremamente soddisfatto per la riuscita dell’iniziativa di domenica scorsa si mostra Pippo Currenti, presidente dell’associazione “La Compagnia dell’Ostello”, il quale preannuncia altri analoghi interventi sul territorio.

«L’obiettivo che ci prefiggiamo – spiega Currenti – è quello di promuovere il cosiddetto “turismo lento”, ossia a contatto con la natura e da praticare lungo la rete di sentieri che attraversano la Valle dell’Alcantara. Prossimamente cercheremo di completare l’intero percorso di cui abbiamo iniziato ad occuparci avantieri, che presenta due varianti: un sentiero ad anello (che collega Pizzo Pino, Piano Castelluzzo ed il bosco Pittari fino a raggiungere l’area attrezzata di contrada Porcaria) ed un sentiero che conduce nel territorio di Roccella Valdemone. Ambedue i percorsi sono lunghi circa otto chilometri».

Rodolfo Amodeo

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