Concessione teatro Rex, lo stupore dell’Ufficio tecnico e la volontà di regalare ai privati un piccolo gioiello -
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Concessione teatro Rex, lo stupore dell’Ufficio tecnico e la volontà di regalare ai privati un piccolo gioiello

Concessione teatro Rex, lo stupore dell’Ufficio tecnico e la volontà di regalare ai privati un piccolo gioiello

Bypassato. Quasi fosse una identità scollegata dall’ente comunale. L’ufficio tecnico del comune è stato tenuto all’oscuro delle manovre dell’amministrazione per cedere in comodato d’uso gratuito il teatro comunale Rex a privati

L’assessore agli Spettacoli, Patrizia Lionti in Consiglio comunale, l’altra sera, ha strenuamente difeso la scelta di ricorrere alla manifestazione d’interesse alla concessione in comodato d’uso gratuito del teatro – subordinata all’attuazione di interventi di ristrutturazione, restauro, innovazione tecnologica, riqualificazione e miglioramento dei locali, degli arredi e delle attrezzature – invitando le associazioni interessate alla gestione del teatro a partecipare ad un bando dell’assessoratoregionale Beni culturale, i cui termini scadono il prossimo 15 marzo.

Peccato che la dirigente dell’Area tecnica ing. Pina Lonardi, non fosse al corrente di nulla. Silenzio assoluto. E questa è la prima notizia. La Leonardi non nasconde il proprio stupore sulla vicenda e afferma di “non essere stata interpellata dall’amministrazione benchè il bando regionale sia stato pubblicato all’inizio del gennaio scorso”.

La dirigente tecnica lascia intuire che il Comune e quindi l’Ufficio tecnico, avrebbe avuto tutto il tempo di partecipare al bando, mantenendo quindi il pieno controllo gestionale della struttura teatrale. Da qui il legittimo sospetto che l’esecutivo avesse sin dall’inizio l’intenzione di cedere ai privati il teatro. Seconda notizia.

Una scelta incomprensibile considerato che l’adesione al bando regionale per un Comune come Giarre, che è in dissesto, era anche facilitata dal fatto che, nel predetto bando, non è previsto alcun obbligo di cofinanziamento dell’ente comunale. Dunque il sospetto che si insinua all’ombra di quest’altra perla dell’amministrazione D’Anna. L’unica struttura pubblica per la cui riapertura  – dopo un lungo periodo di oblio – sono trascorsi oltre 30 anni ‘regalata’ alla prima (si fa per dire) associazione disponibile.

Ieri, intanto, la consigliera comunale Giusi Savoca ha protocollato una nota con la quale si ribadisce la proposta di revoca concessione  in comodato d’uso del Rex che, peraltro, paradossalmente, “non è stato mai inserito tra quei beni da valorizzare”. Non solo.

Secondo la Savoca la determinazione dirigenziale Area 1 n. 201 del 22 scorso “non riporta allegato alcuno schema di convenzione (di competenza consiliare) la cui necessità viene tuttavia evidenziata al punto 5 dell’avviso pubblicato in data 21 febbraio 2019”.

Un altro no alla cessione ai privati che, purtroppo, assieme all’atto di indirizzo dell’altra sera in Consiglio, a giudicare dal modus operandi di questa amministrazione, verrà ignorato.  Nella totale indifferenza dei giarresi ormai rassegnati dinanzi allo spettro di una città alla deriva. Tutt’altro che viva.

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