Il mercato obbligazionario italiano è in rialzo rispetto agli ultimi anni, ma quali problemi potrebbe avere in futuro? -
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Il mercato obbligazionario italiano è in rialzo rispetto agli ultimi anni, ma quali problemi potrebbe avere in futuro?

Il mercato obbligazionario italiano è in rialzo rispetto agli ultimi anni, ma quali problemi potrebbe avere in futuro?

Il trading online, è una pratica sempre più diffusa tra i piccoli investitori. Tuttavia, chi comincia ad affacciarsi a questo mondo, si pone molte domande, come quale sia la migliore piattaforma di trading per principianti, il mercato migliore dove fare investimenti e se le obbligazioni italiani sono ancora dei beni di rifugio affidabili, oppure no, come del resto anche tutto il paese…

Le obbligazioni italiane hanno fatto registrare un clamoroso balzo in avanti in questi primi giorni del 2019 vero, tuttavia, i mercati internazionali sono ancora molto scettici in merito ad una reale ripresa dell’Italia. Infatti, con la crisi del Debito Sovrano 2011/12, sebbene gli investitori chiedano rendimenti sempre più elevati sulle obbligazioni italiane rispetto ai bund tedeschi, siamo ancora lontani dai segnali di crisi fatti registrare dalla zona euro nel 2011.

Lo spread nei mesi scorsi, è salito a livelli che non toccava dal 2013, ovvero da quando Cipro per un breve periodo di tempo, è diventata motivo di preoccupazione. Tuttavia, sono condizioni che si sono riviste già nel biennio 2011/12, quando l’Italia, insieme a Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, era sotto i riflettori di tutti, per il suo debito interno. La paura di contagio, a quel tempo, era molto elevata. Una volta che un paese diventa vittima di attacchi speculativi, lo possono diventare anche altri. Eppure, oggi lo spread ha toccato anche livelli più alti di quanto non fosse successo in quegli anni.

Gli stessi valori di qualche mese fa, li abbiamo visti anche negli anni della crisi, che portarono allora alle dimissioni del Primo Ministro Silvio Berlusconi. Siccome le condizioni economiche del resto d’Europa, sono molto più tranquille in questi giorni, forse l’innalzamento dello spread non sta preoccupando eccessivamente i mercati. Utilizzando come termine di paragone, ancora una volta, l’era della crisi del nuovo millennio, sembra che l’Italia e il suo mercato obbligazionario valutato 2,67 miliardi come riportato sul sito di Milano Finanza di dollari, sia ora molto vicino a perdere la fiducia degli investitori internazionali.

La preoccupazione vera e propria degli investitori, nasce dal fatto che anche se in altre situazioni l’Europa è saputa uscirne fuori, non va dimenticato che economie come quelle di Grecia, Irlanda, Cipro e Portogallo, sono certamente più piccole di quella italiana, inoltre, le banche del resto d’Europa, sono profondamente intrecciate con gli affari italiani.

Quando l’Unione Europea ha offerto alla Grecia il famoso piano di salvataggio nel 2010, le banche del resto dell’eurozona, si sono esposte in maniera piuttosto forte. Nel 2015, quando il governo di sinistra di Alexis Tsipras ha cercato di respingere le richieste europee, il settore bancario europeo ha eliminato la sua esposizione, liberando la zona euro da una presa di posizione più dura. La Grecia, che è stata costretta a chiudere le sue banche per un paio di settimane, alla fine ha accettato le condizioni dell’UE. L’Italia e gli italiani sarebbero disposti a fare lo stesso? Secondo noi no, ed è proprio questo il motivo principale di preoccupazione che regna in Europa in questo inizio 2019.

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