Giarre, se ne va un altro pezzo di storia: scompare Carlo Calì -
Catania
17°

Giarre, se ne va un altro pezzo di storia: scompare Carlo Calì

Giarre, se ne va un altro pezzo di storia: scompare Carlo Calì

Con la scomparsa del dott. Carlo Calì Giarre perde un altro pezzo della sua storia. Calì fu a più riprese assessore e consigliere comunale.

Ma la sua creatura per cui sarà per sempre ricordato è la “Festa dei fiori” a Trepunti. Come ricorda la “Storia del Garofano d’argento” di  Arturo Croci, il dottore Calì si rese conto che la floricoltura era un comparto produttivo dell’agricoltura che a Giarre e nel circondario etneo aveva enormi potenzialità di sviluppo e nel 1975 iniziò ad organizzare, nella piazza di Trepunti, la “Mostra mercato della Riviera Ionica ed Etnea” conosciuta dalla gente di Giarre semplicemente come “La Festa dei Fiori”, sotto l’egida dell’Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna.

Nel 1977 il dottore Calì voleva maggiormente ravvivare la Mostra e segnalare all’opinione pubblica le aziende maggiormente meritevoli e cominciò a pensare a un premio suddiviso in 2 sezioni: “La rosa d’oro” e “Il Garofano d’Argento”.

«Ogni anno, a settembre nella Piazza di Trepunti, si svolgeva la ‘Festa dei Fiori’ e in quella occasione veniva consegnato “Il Garofano d’Argento” che nel frattempo era uscito chetamente dal suo ambito provinciale e cominciava ad essere conosciuto anche in ambito nazionale, e fra i premiati ci furono tanti florovivaisti italiani che venivano invitati a Giarre per conoscere le realtà produttive del comprensorio etneo».

A seguito del  successo della “Festa dei Fiori”, negli anni 90, nasce l’idea di realizzare il “Mercato comunale dei fiori”. I lavori iniziarono nel 1995 e si conclusero qualche anno dopo. L’opera venne completata e inaugurata ma non è mai entrata in funzione. Negli ultimi anni, dopo un lungo periodo di degrado, è diventato autoparco comunale

Carlo Calì va annoverato, quindi, tra i giarresi di una volta che pensavano in grande, che amavano Giarre e che hanno lavorato per rendere grande questa città, anche attraverso la promozione di eventi di ampio respiro che superavano ampiamente i confini comunali. Una generazione di giarresi che al momento non ha eredi all’altezza di questa eredità, anche per questo ne rimpiangeremo ancor di più la mancanza.

Ai figli Carmelita, Anna e Salvatore e a tutta la famiglia le condoglianze della redazione

Potrebbero interessarti anche