Giarre, amministrazione “sovversiva” tento’ di far approvare il Bilancio in Consiglio il 31 dicembre -
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Giarre, amministrazione “sovversiva” tento’ di far approvare il Bilancio in Consiglio il 31 dicembre

Giarre, amministrazione “sovversiva” tento’ di far approvare il Bilancio in Consiglio il 31 dicembre

La delibera di Giunta con la quale, nei giorni scorsi, l’esecutivo comunale ha approvato il Documento Unico di Programmazione e del Bilancio di previsione 2018-2020, è stata respinta e clamorosamente rispedita al mittente.

Gli atti contabili erano stati trasmessi all’organo di revisione contabile per il necessario parere che, però, al termine dell’adunanza dello scorso 28 dicembre, ha tecnicamente giudicato irricevibile la proposta di deliberazione ed ha invitato l’amministrazione “ad operare nel rispetto della procedura straordinaria in cui si trova l’Ente comunale (in dissesto) e a porre in essere la sola spesa per gli emolumenti del personale (escluso il salario accessorio, che dovrà essere oggetto di razionalizzazione), dei debiti fuori bilancio e delle spese previste per legge, già contrattualizzate che obbligano giuridicamente il Comune”.

I revisori hanno stigmatizzato l’operato della Giunta che, nella proposta di bilancio,non fa alcuna menzione allo status quo dell’Ente, mentre con la deliberazione n. 118 del 20 dicembre scorso, la Giunta sembra percorrere una strada diversa da quella tracciata dal Consiglio Comunale.

Il riferimento sarebbe quello della mancata approvazione dell’ipotesi del bilancio stabilmente riequilibrato da sottoporre al Ministero dell’Interno (i termini sono scaduti), vicenda sollevata nel civico consesso dai consiglieri Giannunzio Musumeci e Giusi Savoca.

Ma l’amministrazione – così come confermato da fonti qualificate – era addirittura pronta a far votare in Consiglio il Bilancio di previsione 2018 – 2020, la mattina del 31 dicembre scorso, senza parere dei revisori (probabilmente nella consapevolezza che il Collegio contabile aveva respinto gli atti della Giunta) trovando il pieno appoggio dell’ex maggioranza che sostiene il sindaco e di alcuni franchi tiratori pronti a fare la loro parte.

Sarebbe stato il vice sindaco Salvo Vitale a chiedere al presidente del Consiglio Francesco Longo di stravolgere le normative e indire la seduta straordinaria. Ma Longo si rifiutò ribadendo la necessità del parere dei revisori e del rispetto dei tempi determinati dal Tuel per la convocazione di una seduta consiliari.

Dunque, a giudicare da quest’ultima mossa, sembra proprio che l’amministrazione sia ormai orientata a mettere in atto ancora colpi di mano, con procedure a dir poco “sovversive” e comunque fuori da ogni regola democratica.

Frattanto il presidente del Consiglio Francesco Longo che oggi ha chiesto assistenza al dirigente dell’avvocatura del Comune Giuseppe Panebianco, si dice determinato a chiedere all’amministrazione di procedere alla revoca della delibera approvata in Consiglio lo scorso 29 novembre relativa al Piano di riequilibrio riformulato.

Nel caso in cui l’esecutivo non dovesse farlo, Longo intende coinvolgere il Consiglio per procedere al voto della revoca in una seduta straordinaria del Consiglio comunale. Il Collegio dei revisori dal canto suo, proseguirà le verifiche contabili fissando per il 10 gennaio prossimo una nuova adunanza.

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