Si apprendono nuovi particolari sull’operazione condotta ieri mattina dai carabinieri nell’abitazione del pregiudicato giarrese Paolo Patanè. I militari dell’Arma al termine di una accurata perquisizione nell’alloggio in cui risiede l’uomo, in via Settembrini, nel quartiere Jungo, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta cal.6.35, con matricola leggibile. La pistola risulta però oggetto di furto avvenuto a Riposto (la denuncia risale al 2015). Accanto all’arma anche una cinquantina di cartucce e due caricatori pieni.
Oltre alla pistola che è stata inviata per gli esami balistici al Ris di Messina, i carabinieri in una busta hanno rivenuto poco meno di 10 grammi di cocaina. L’uomo come anticipato ieri, era ristretto ai domiciliari (nel dicembre del 2016 insieme ad altre 11 persone è stato arrestato nell’operazione antimafia “Kallipolis” che ha inferto un nuovo duro durissimo colpo al clan Brunetto storicamente legato alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano).
Il 32enne Paolo Patanè da ieri è rinchiuso in camera di sicurezza presso il comando compagnia dei carabinieri di Giarre in attesa della direttissima in programma per domani alle 9 al Tribunale di Catania.