Orzaiolo: cause, sintomi e rimedi -
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Orzaiolo: cause, sintomi e rimedi

Orzaiolo: cause, sintomi e rimedi

L’orzaiolo è un piccolo e doloroso nodulo che può formarsi nella parte interna o esterna della palpebra, e che può interessare uno o due occhi. Le cause di questo noto disturbo sono numerose, ma sono generalmente riconducibili all’infezione del follicolo ciliare, l’infezione di una ghiandola sebacea o l’infezione di una ghiandola apocrina. Quando invece l’orzaiolo è interno, il disturbo è riconducibile all’infezione della ghiandola di Meibomio, che si trova sulla palpebra e che produce un liquido oleoso che contribuisce a formare la pellicola di lacrime che ricopre l’occhio. Altre volte ancora, infine, l’orzaiolo è complicazione della blefarite.

Le cause dell’orzaiolo

Come abbiamo già anticipato, numerose possono essere le cause dell’orzaiolo, anche se la sua determinante principale è rappresentata dalla presenza di batteri nelle radici delle ciglia, che spesso possono proliferare in seguito a una scarsa igiene. È comunque possibile che possa giocare un ruolo decisivo nella determinazione di tale condizione anche la presenza di una predisposizione genetica a questo tipo di infezioni.

Anche per questo motivo, è opportuno riporre particolare attenzione a questa zona del viso, andando a rimuovere gli eccessi sebacei che si depositano sulle palpebre attraverso l’uso di saponi neutri delicati (per intenderci, quelli che generalmente si utilizzano per i neonati).

È altresì possibile che l’orzaiolo possa essere causato o favorito dai cambiamenti dell’equilibrio ormonale, oppure di un sistema immunitario debilitato per qualche malattia virale, o qualche altra infezione. È inoltre stata riscontrata una maggiore incidenza da parte di coloro che portano le lenti a contatto, i quali vengono generalmente invitati a osservare la massima igiene anche in virtù della più elevata possibilità di contrarre orzaiolo.

I sintomi dell’orzaiolo

I sintomi più diffusi e comuni dell’orzaiolo sono generalmente riconducibili a un dolore localizzato alla palpebra, all’arrossamento e al rigonfiamento del bordo dell’occhio. Nel momento in cui dolore e arrossamento diminuiscono, l’orzaiolo giunge in graduale riassorbimento. I sintomi dell’orzaiolo interno potrebbero tuttavia essere più incisivi e persistenti, considerato che l’infezione può estendersi a tutta la palpebra e alla congiuntiva.

Le cure dell’orzaiolo

Sancita tale introduzione, si può cercare di ricordare come, in realtà, numerose sembrano essere le pronte terapie a disposizione di ciascuno di noi per poter contrastare questo evidente fastidio. Secondo le informazioni rilasciate dal sito www.inran.it, in linea di massima, si può già ricordare come nella maggior parte delle ipotesi l’orzaiolo tenda a migliorare spontaneamente, e come pertanto non occorra “stressarlo”, come ad esempio cercando di aprirlo da soli. Il disturbo può invece essere curato con l’applicazione di un impacco caldo, imbevendo di acqua calda (non bollente!) una garza, tenendola poi sull’occhio malato per 5-10 minuti. È poi possibile ripetere l’impacco per tre o quattro volte al giorno finchè l’orzaiolo sparisce o, possibilmente, spurga un po’ di pus (favorito proprio dal caldo).

Tra gli altri rimedi, particolarmente utili risultano essere gli analgesici, da assumere solamente se l’orzaiolo è effettivamente molto doloroso. Dietro indicazione del vostro medico potrete pertanto assumere paracetamolo o ibuprofene.

Se invece il problema non si risolve nemmeno con le terapie di cui sopra, si deve necessariamente passare a un intervento da parte di personale esperto (medico), che potrebbe ad esempio rimuovere il ciglio più vicino all’orzaiolo se ci si rende conto che il disturbo è nato proprio a causa di un follicolo ciliare infetto, o usare un ago per incidere l’orzaiolo e drenare il pus. È inoltre possibile che lo stesso medico possa richiedere l’intervento di un oculista se i trattamenti che sopra sono stati descritti non sono stati utili per poter curare l’orzaiolo, e soprattutto quando l’orzaiolo è interno alla palpebra, o ha dimensioni talmente grosse da generare molto dolore.

Infine, rammentiamo come spesso la maggior parte delle infezioni dell’occhio siano facilmente oggetto di prevenzione, seguendo alcune semplici linee guida. È ad esempio opportuno lavarsi sempre le mani con acqua calda e sapone o usare un disinfettante per le mani, fare attenzione alla tipologia di cosmetici acquistati e utilizzati, e ancora ricordarsi di non dormire senza struccare gli occhi. Infine, assicuratevi sempre che le vostre lenti a contatto siano pulite e lavarsi sempre le man prima di maneggiare la stesse. Applicate inoltre degli impacchi caldi periodicamente (se si soffre già di orzaiolo) e curate eventuali blefariti, poiché trascurare questa malattia potrebbe favorire l’insorgenza di complicazioni sgradite come, ad esempio, l’orzaiolo.

Per quanto intuibile, nell’ipotesi di dubbi e di altri interrogativi, vi suggeriamo di consultare quanto prima il vostro medico di fiducia, e studiare con lui un congruo trattamento per il disturbo avvertito.

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