Giarre, attivare un pronto soccorso di base al S.Isidoro. La proposta del consigliere Santonoceto trasmessa alla Regione -
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Giarre, attivare un pronto soccorso di base al S.Isidoro. La proposta del consigliere Santonoceto trasmessa alla Regione

Giarre, attivare un pronto soccorso di base al S.Isidoro. La proposta del consigliere Santonoceto trasmessa alla Regione

Il consigliere comunale giarrese Antonella Santonoceto, ha inoltrato una soluzione progettuale al presidente della Regione, Nello Musumeci, che punta a riattivare al Sant’Isidoro un pronto soccorso di base, per la gestione delle emergenze urgenze.

In questo quadro, secondo la Santonoceto, occorre “armonizzare le due strutture, a cominciare dall’insieme di materiali, strumentazioni e operatori. Da una serie di eventi sentinella, già avvenuti, si intuiscono i limiti di una struttura come quella acese che per problematiche endogene non può reggere l’oneroso afflusso di utenti in special modo al pronto Soccorso, situazione ancora più insostenibile dal 2015, dopo la soppressione del pronto soccorso giarrese.

Se la vocazione del nosocomio acese è quella di ospitare grandi tecnologie e fare fronte alle urgenze-emergenze sede D.E.A., quello di Giarre è quella di fornire assistenza di livello altrettanto elevato, ma attraverso l’impiego di tecnologia più “leggera” che passi attraverso le più recenti formule di integrazione ospedale-territorio”.

Secondo il consigliere Santonoceto il nodo focale rimane il pronto soccorso di cui Giarre, per il suo vasto bacino d’utenza, ha necessità. Far funzionare al meglio i due ospedali, con pronto soccorso attivi in entrambe le sedi, è una sfida possibile; significa far sì che i due servizi lavorino in modo coordinato senza spreco di risorse.

In un’ottica di ospedali riuniti, dunque, i due accessi dei pronto soccorso potrebbero essere gestiti agevolmente nelle due sedi ospedaliere, garantendo dalle 8 alle 20 tutti i servizi diagnostici ed emergenziali in guardia attiva a Giarre attualmente presenti; per le ore notturne basterebbe avere servizi di reperibilità a gestione unificata sia per Acireale che per Giarre, con l’utilizzo della telemedicina per la refertazione degli esami diagnostici peraltro già esistente.

Nella proposta della Santonoceto, figurano altre importanti iniziative allo scopo di sviluppare ulteriori servizi all’ospedale di Giarre,  prevedendo anche l’attivazione del percorso pre-operatorio denominato “day service aziendale”.

Ciò rappresenterebbe un passo ulteriore per l’integrazione dei due ospedali, valorizzando gli spazi e le professionalità e garantendo ai pazienti fruibilità ampia e migliore dei servizi.  E in tema di servizi si potrebbe pensare anche ad un supporto ulteriore del 118 ed una navetta (utilizzo macchine aziendali) interna e gratuita, che garantisce, in via sperimentale, il collegamento continuo fra i due ospedali, ove non sia necessario l’utilizzo di mezzi medicalizzati.

Questo consentirebbe un agevole spostamento fra i due ospedali a pazienti, accompagnatori e operatori. In altri termini, da oggi – contrariamente al passato – è l’ASP che organizza il collegamento tra i due ospedali come servizio integrante e integrato delle sue attività, nell’interesse della cittadinanza. A tale proposito, vista l’illuminata integrazione ospedale-territorio, è plausibile immaginare un perfezionamento sanitario con i due distretti di competenza, per le visite specialistiche presso gli ambulatori distrettuali, sottostimati e sottoutilizzati per le sole prestazioni per esterni (prenotabili al CUP). La sperimentazione permetterà di quantificare il fabbisogno di posti in corsia, oltre che di valutare l’estensione oraria del servizio, per arrivare ad organizzarlo sulla base delle reali necessità degli assistiti e degli operatori”.

Secondo il consigliere Santonoceto “questa scelta rappresenta il primo passo – e anche il più visibile – di una innovazione già presente in altre Regioni che ha un obiettivo semplice: garantire ai cittadini la migliore sanità possibile, ottimizzando al massimo le risorse disponibili.

Tale esperienza possibile, eviterebbe di sostenere sprechi in termini di cura e di ricoveri, nonché risparmi economici della spesa sanitaria a vantaggio di un sistema che sgrava di accessi impropri nelle strutture ospedaliere e principalmente al Pronto soccorso che diverrebbe finalmente, anche nel nostro Distretto, un luogo di accessi dedicato esclusivamente alle acuzie, non intralciato da patologie altrimenti differibili”.

 

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