I segnali della devastazione sono più che evidenti nella storica villetta comunale di largo Cismon del Grappa, a pochi metri della scuola media Macherione.

Il frontespizio che si affaccia sul viale Don Minzoni ricoperto dalle sterpaglie e l’illuminazione quasi del tutto assente essendo stati distrutti i corpi illuminanti dislocati all’interno dello spazio verde.

Le bocce in vetro sono diventate il bersaglio di vandali senza scrupoli che hanno ridotto ai minimi termini l’armoniosa villetta, i cui vialetti interni sono ricoperti dalla gramigna e rifiuti, mentre le panchine sono sommerse dalla rigogliosa vegetazione cresciuta a dismisura e non manutenzionata.

Neppure la statua bronzea di San Giovanni Bosco, collocata all’ingresso del piccolo parco, è sfuggita all’azione devastatrice dei vandali che hanno oltraggiato la scultura mozzando una mano al bambino che sta vicino al Santo pedagogo.

Orripilante, poi, la visione dell’ardita vasca artistica posta al centro dello spazio verde, piena di detriti e cenere vulcanica e con il cemento armato dei muretti che trasuda umidità. Degli zampilli della moderna fontana artistica con le tubazioni arrugginite e in parte divelte si hanno solo ricordi di qualche foto in banco e nero.

Da svariati anni la villa comunale della rotonda Cismon del Grappa, tra le più suggestive della città, è chiusa per ragioni di sicurezza e quindi non fruibile anche dagli stessi studenti della vicina scuola media Macheriore che avrebbero potuto frequentarla anche per scopi didattici.

E invece no. L’intera area a verde ospita al proprio interno persino discariche di scarti vegetali, resti di potature di palme disseminati ovunque e che involgariscono questo parco realizzato sul finire degli anni ‘70.

FOTO STORY DEL DEGRADO