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Giarre, il silenzio del sindaco sulla squallida vicenda della paletta

Giarre, il silenzio del sindaco sulla squallida vicenda della paletta

Da alcuni giorni assistiamo sbigottiti al silenzio assordante del sindaco sulla vicenda della paletta abusivamente esposta in bella vista sul cruscotto dell’auto privata (priva di tagliando assicurativo) di una dirigente comunale.

Un episodio finito nei giorni scorsi sulle prime pagine dei giornali, quotidiani on line e social, suscitando indignazione e procurando un danno di immagine all’Ente comunale – ridicolizzato per quest’ultima perla inanellata – considerato, peraltro, che i fatti sono avvenuti davanti la sede dell’Ufficio tecnico.

Come noto i carabinieri, sulla scorta di una segnalazione, sono intervenuti sequestrando la paletta e trasmettendo tutti gli atti alla Procura di Catania per gli eventuali provvedimenti del caso.

Già perchè potrebbero configurarsi non pochi reati, considerato che l’esposizione della paletta con il logo del Comune di Giarre, sull’auto privata della dirigente comunale, parcheggiata in uno stallo delimitato dalle strisce blu e quindi a pagamento, ha sortito un effetto deterrente: nessuna multa è stata applicata a quella vettura priva di tickets.

Solo una paletta in bella vista sulla quale, peraltro, sono in corso accertamenti atteso che quel tipo di distintivo – ammesso che sia regolare – puo’ essere utilizzato esclusivamente in circostanze particolari. E comunque appare del tutto evidente che quella paletta, semmai, avrebbe dovuto essere a bordo di una vettura del Comune e non di certo su un veicolo privato (storia a parte quella della mancata copertura assicurativa sulla quale stendiamo una coperta pietosa).

Ma, relativamente ai presunti reati commessi e all’attività investigativa dei carabinieri, per ora si resta in attesa dell’evoluzione degli atti trasmessi alla Procura di Catania, mentre appare del tutto sorprendente il silenzio dell’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco Angelo D’Anna e del Segretario Generale, Marco Salvatore Puglisi.

Nessuna traccia di provvedimenti disciplinari, né una dichiarazione ufficiale del primo cittadino, lui che predilige così tanto i social, é rimasto in religioso silenzio.

Un silenzio imbarazzante che lascia intuire una posizione defilata dell’Ente rispetto a questa squallida vicenda, privilegiando, invece, l’immobilismo che é poi tipico di questa amministrazione. Nessuno scatto d’orgoglio. Nulla di nulla: meglio tacere, attendere che il trascorrere del tempo acuisca il clamore.

Del resto perchè poi scagliarsi contro una dirigente comunale, la stessa che peraltro è finita dentro un vortice giudiziario che ha già esposto il Comune in relazione ad una gara sulla quale la Procura di Catania ha aperto una inchiesta. Meglio, quindi, alzare la paletta e dire stop al pettegolezzo istituzionale. Alzare la paletta intimando il silenzio.

Una assenza di rumore che indigna la città ormai non più disposta ad accettare patetici metodi di esercitare la propria autorità.

Mario Previtera

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