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Francavilla di Sicilia: un anno di grazia per Salvatore Ferruccio Puglisi

Francavilla di Sicilia: un anno di grazia per Salvatore Ferruccio Puglisi

In questo 2017 il maturo podista originario del Comune dell’Alcantara si è fatto onore trionfando in diverse importanti competizioni nazionali di atletica leggera. E qualche giorno fa si è aggiudicato in Veneto il primato per la categoria “Seniores 70” in quella particolare gara chiamata “miglio”, battendo il record precedente di un atleta lombardo

Per Salvatore Ferruccio Puglisi, quasi settantenne podista di Francavilla di Sicilia, il 2017 è sicuramente un anno da incorniciare. Ai titoli di campione d’Italia assegnatigli nei mesi scorsi dalla F.I.D.A.L. (Federazione Italiana di Atletica Leggera) si è aggiunto adesso il primato italiano nella categoria “Seniores 70”, stabilito da Puglisi nei giorni scorsi allo stadio “Zugni” di Feltre (in provincia di Belluno).

Sulla distanza del “miglio” (ossia poco più di 1.600 metri da percorrere in quattro giri di pista) con il tempo ufficiale di 5’55″79 l’atleta siciliano ha infatti superato di ben quindici secondi circa il record precedente detenuto dal lombardo Aldo Borghesi (6’10″68).

Salvatore Ferruccio Puglisi ha quindi chiuso brillantemente l’attività agonistica in pista relativamente all’anno in corso, per lui particolarmente fortunato.

A febbraio, infatti, aveva trionfato ad Ancona ai campionati italiani Master Indoor (conquistando la medaglia d’oro nella gara dei 3.000 metri e le medaglie d’argento nei 1.500 e negli 800 m.), a marzo ad Ugento (Lecce) al campionato italiano Master di Cross (medaglia d’oro), a giugno a Mantova al campionato italiano Master 10.000 metri e staffette (medaglia d’oro 10.000 m. e medaglia d’argento nella staffetta 4 x 1.500 m.) ed a luglio ad Orvieto ai campionati italiani Fidal Master Outdoor (medaglia d’oro nei 5.000 m. e d’argento nei 1.500 e negli 800 m.).

«Ho iniziato a praticare l’atletica leggera – ricorda Salvatore Ferruccio Puglisi – all’età di ventinove anni, dopo aver giocato a calcio nella squadra del Francavilla di Sicilia dai sedici ai ventitré anni. L’addio al campo da gioco fu determinato dal conseguimento della laurea e dalla successiva mia partenza per Belluno, dove ho insegnato e dove a tutt’oggi risiedo. A scuola ogni tanto mi cimentavo con gli studenti in gare di velocità oppure in palestra facendo acrobazie agli anelli, alla pertica o nei salti. E’ stato un bidello a farmi accostare al podismo, e da quel giorno non ho più smesso di correre, tranne qualche pausa per infortuni vari. Quest’anno devo dire che è stato il più prolifico di successi. Per quanto concerne, in particolare, il mio recente record, devo dire che il miglio è una gara atipica, che non si disputa di frequente. Nella mia lunga carriera di podista l’avevo corsa una sola volta, circa trent’anni fa. In un provino che avevo fatto qualche giorno prima della recente competizione di Feltre il mio cronometro ha segnato un tempo di poco superiore ai sei minuti, e mi chiedevo se sarei stato in grado di scendere sotto questa soglia in maniera tale da battere il record precedente. Alla fine il “sogno” si è avverato».

Questo coriaceo sportivo è anche uno stimato operatore culturale ed un profondo conoscitore dei suoi luoghi d’origine (Francavilla di Sicilia e, più in generale, la Valle dell’Alcantara), cui ha dedicato diverse pubblicazioni di carattere storico e naturalistico e produzioni audiovisive.

Rodolfo Amodeo

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