Riposto: in Consiglio la maggioranza-opposizione stravolge il regolamento sulla democrazia partecipata -
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Riposto: in Consiglio la maggioranza-opposizione stravolge il regolamento sulla democrazia partecipata

Riposto: in Consiglio la maggioranza-opposizione stravolge il regolamento sulla democrazia partecipata

La maggioranza consiliare stravolge il regolamento sulla democrazia partecipata approntato dall’amministrazione, la stessa amministrazione lo ritira ma un consigliere della maggioranza consiliare lo ripropone così come emendato. Sono queste le conseguenze che deve affrontare un’amministrazione che non ha i numeri in Consiglio ed è quanto è accaduto in questi giorni a Riposto.

Di quanto aveva immaginato l’amministrazione comunale ripostese per disciplinare le forme di democrazia partecipata non è rimasto molto. Prima era stato, infatti, l’avvocato Carmelo D’Urso che aveva proposto un emendamento che permetteva anche ad amministratori e consiglieri, nella veste di cittadini, di presentare progetti finanziabili con i fondi destinati alla democrazia partecipata.

Nella seduta di ieri sera è stato, invece, il consigliere Saro Caltabiano che ha presentato un ulteriore emendamento con cui l’amministrazione comunale veniva tolta dalla commissione tecnica che deve valutare i progetti.

Un emendamento che ha provocato il malcontento degli assessori e per cui è stato richiesto il parere anche dei Revisori dei conti e del funzionario.

Questi ultimi hanno dato parere favorevole ritenendo che anche se nel tavolo tecnico l’amministrazione sarebbe stata assente e non avrebbe potuto valutare in quella fase i progetti, al momento della predisposizione del bilancio sarebbe poi comunque rientrata in gioco.

Ma a quel punto, l’assessore al bilancio Nella Casabella è intervenuta per dichiarare lo stravolgimento del regolamento proposto e quindi per ritirarlo.

Dalla maggioranza consiliare il consigliere Nino Virgitto ha, quindi, fatto propria la proposta di regolamento così come emendato. La stessa tornerà quindi in aula, non più portato dall’amministrazione ma dalla maggioranza consiliare.

Maria Gabriella Leonardi

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