Giarre, Comune ha incassato maggiori somme dal Servizio Idrico integrato: rimborsi in vista? -
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Giarre, Comune ha incassato maggiori somme dal Servizio Idrico integrato: rimborsi in vista?

Giarre, Comune ha incassato maggiori somme dal Servizio Idrico integrato: rimborsi in vista?

Il Comune di Giarre ha introitato poco più di 342 mila euro in più rispetto al costo effettivo del servizio idrico integrato, riferito all’anno 2015, ovvero 2 milioni 220 mila euro. La circostanza si è palesata dopo una attenta verifica effettuata sul Bilancio 2015, cosi come segnalato dai Revisori dei Conti nel parere espresso sul Bilancio di previsione 2015.

In nota protocollata dal consigliere comunale, avv. Leo Patanè, indirizzata al sindaco Angelo D’Anna, al Commissario ad acta sul bilancio, al Collegio dei Revisori dei Conti e a tutti i consiglieri comunali, si sottolinea che la legge, in merito, prevede che le somme pagate per canoni e bollette dai cittadini, non possono essere superiori al 100% del costo effettivo del servizio. In questo quadro risulta un obbligo la parificazione tra costi e ricavi del servizio idrico.

“Pertanto – osserva il consigliere d’opposizione, Leo Patanè – l’amministrazione, sulla scorta del maggiore introito, non potendo per legge realizzare lucro, dovrà restituire le maggiori somme indebitamente percepite ai cittadini giarresi”.

I dati derivanti dall’illegittimo introito rischiano di provocare delle alterazioni contabili sul bilancio di previsione del 2015, approvato con delibera consiliare lo scorso 28 novembre.

Nella nota si rimarca che, oltre alla restituzione della somma di 342 mila euro, da effettuarsi, preferibilmente, prima dell’approvazione in Consiglio comunale del Conto Consuntivo 2015, risulta necessario e imprescindibile verificare gli accertamenti relativi al 2016 ed eventualmente ridurre la tariffa del servizio idrico, in modo da far coincidere la somma pagata dai cittadini con il costo effettivo del servizio idrico.

Da qui l’invito al sindaco D’Anna a procedere senza indugio alle operazioni di rimborso delle somme incassate in eccesso dal Comune per il 2015, così come emerge dagli accertamenti in bilancio 2015, già effettuati e trasmessi al Ministero dell’Interno.

L’assessore alle Finanze, Salvo Vitale, ribadisce dal canto suo  che il Comune, indubbiamente, ha l’obbligo di conseguire la copertura del 100% del servizio; tuttavia tra i costi occorre prendere in considerazione quelli relativi all’acquisto dell’acqua che si aggirano attorno ai 2 milioni di euro (talvolta certe annualità non bastano), oltre ai costi del personale addetto al servizio. Quindi a nostro avviso non c’è stata alcuna attività di lucro”.

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