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Riposto: Consiglio comunale caldo. Si avvicinano le elezioni e la temperatura sale

Riposto: Consiglio comunale caldo. Si avvicinano le elezioni e la temperatura sale

Si avvicinano le elezioni ed ogni argomento scalda gli animi. Adesso l’alienazione dei garage di via della Repubblica. Per Bergancini e l’opposizione l’operazione va bloccata. Replica il sindaco Caragliano: “Chi non vede chiaro vada a denuciare. Adesso basta allusioni! Chiunque leda l’immagine dell’amministrazione da me presieduta, e quindi della mia persona, lo denuncerò”.

Il caso dei garage di via della Repubblica è spuntato ieri durante la seduta di Consiglio comunale, per opera di una comunicazione del consigliere Sebastiano Bergancini. L’ordine del giorno non prevedeva l’attività ispettiva, ma il consigliere ha voluto denunciare un caso che nelle prossime sedute intende approfondire. Bergancini è, infatti, venuto a conoscenza di una proposta di acquisto, da parte di un privato, di 15 box per 5 mila euro ciascuno, mentre altri 6 garage erano stati venduti dal Comune per 10mila euro.

La proposta sarebbe stata accettata dal Comune che avrebbe però chiesto al privato il completamento di altri 6 box che sarebbero rimasti di proprietà comunale. La struttura di via della Repubblica è, infatti, incompleta, sono realizzati i pilastri ma mancano le pareti. Da questo accordo resterebbe però esclusa tutta l’impermeabilizzazione che resta a carico dell’Ente. La somma per il completamento, invece, è stata ripartita per tutti gli altri box per cui i 15 verrebbero a costare 8mila500 euro ciascuno al privato.

Secondo Berganicini il Comune arriverebbe a perdere da questa operazione sino a 30mila euro. Lo stesso consigliere ha chiesto perchè poi due garage, l’uno a fianco all’altro, devono costare uno 10mila e l’altro 8mila500 euro. E per questo ha chiesto al Comune di bloccare questo iter.

Gli ha dato man forte Ezio Raciti che ha ricordato come questi box sono stati finanziati e costruiti a servizio delle case popolari vicine che non hanno box. Il Comune – secondo Raciti – avrebbe compiuto uno stravolgimento. E poi ha sottolineato che la stessa amministrazione ha fatto i manifesti per 5 euro di riduzione della tassa sui rifiuti.

In aula si è creato il caos. L’assessore e consigliere Grasso ha protestato perché l’argomento non era all’ordine del giorno e la giunta non era documentata in proposito. Il consigliere Saro Caltabiano si è invece chiesto l’amministrazione come faceva a non sapere cosa fa un funzionario. E la presidente Di Guardo ha rivendicato la sua prerogativa di potere aprire un dibattito se lo ritiene importante.

Non si fa attendere replica del sindaco Enzo Caragliano, ieri assente alla seduta. Il primo cittadino, nel reputare scorretto proporre un’interrogazione quando è il sindaco è assente, replica ricordando che l’autonomia gestionale è dei funzionari e se ci fosse qualcosa di illecito sarebbe il primo a denunciarlo.

“Il venticello che va attaccare le cose e lascia tutto in sospeso per far capire quello che non è: con me non funziona – ci ha dichiarato -. Se il consigliere pensa che c’è un atto illecito faccia una denuncia”. E avverte: “Nel caso in cui dovessi ravvedere anche una minima allusione che lede l’immagine dell’amministrazione da me presieduta, e quindi della mia persona, lo denuncio senza esitazione alcuna. Questa è certezza. E non è un venticello”.

Maria Gabriella Leonardi

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