“Non voglio perdere la stima dei miei elettori”. E’ questa la sintesi della dichiarazione che il senatore ha rilasciato ieri durante un incontro informale con alcuni amministratori locali.

“Nelle ultime settimane – spiega il senatore – sono stato oggetto di vere e proprie offese da parte di molti cittadini e in modo particolare gli attacchi più clamorosi li ho ricevuti dal Comitato Cittadino Giarre e dall’avv. Carmelo Calì, che mi hanno imputato di non aver fatto nulla per l’Ospedale di Giarre”.

E’ notizia di giovedì scorso l’approvazione del Piano di rimodulazione sanitaria della Regione Sicilia, da parte della Commissione Regionale Sanità, che penalizza, ancora una volta quel che era rimasto dell’ex Ospedale di Giarre, appena 54 posti letto, contro i 147 di Acireale. Scomparirà del tutto da Giarre la Psichiatria che sarà trasferita ad Acireale.

Scompariranno anche 4 posti letto di day-surgery (che permettevano piccoli interventi chirurgici in giornata). Non rimarrà traccia neppure del PTE che sarà attivato a Linguaglossa. Infine, si riducono persino  le ambulanze medicalizzate.

A Giarre, secondo le rassicurazioni verbali dell’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi fornite ai deputati, saranno presenti 5 medici che avranno il compito di stabilizzare un paziente che si dovesse presentare autonomamente al Sant’Isidoro.

Il senatore ricorda che la decisione di chiudere l’Ospedale di Giarre è stata presa diversi anni fa e, nel tempo, i reparti che erano rimasti sono stati trasferiti ad Acireale. “Con la nuova rimodulazione – sottolinea il senatore – viene reso fruibile un Ospedale che fino a ieri era una struttura fantasma e vengono potenziati reparti che hanno particolare incidenza nel trattamento delle più comuni patologie.”

Ma la notizia la riserva per ultimo: “considerando che Giarre ha di nuovo il suo Ospedale e senza voler rivendicare meriti, posso dire che oggi sospenderò lo sciopero della fame, perché la mia protesta silenziosa ha permesso di restituire la dignità che questo territorio merita.”

Il senatore aggiunge “non ho voluto fare azioni eclatanti, ho informato in totale riservatezza i vertici del Ministero della Salute e della Regione Siciliana del mio sciopero della fame che ho iniziato la settimana scorsa, in modo che ne prendessero coscienza per consentire la restituzione di un diritto negato. Sono felice di questa vittoria a beneficio del nostro territorio e sarò sempre a disposizione dei miei elettori che seguitano a darmi fiducia”.