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Riposto: in Consiglio comunale dibattito su società partecipate e revisori dei conti

Riposto: in Consiglio comunale dibattito su società partecipate e revisori dei conti

Il piano di razionalizzazione delle società partecipate è stato ieri all’ordine del giorno del Consiglio comunale ripostese.

Diverse le partecipate che coinvolgono il Comune di Riposto: le più importanti sono il consorzio di depurazione dei liquami, il Gal e il Gac. Poi vi sono altri enti in liquidazione, non attivi ma a cui il Comune paga annualmente una quota di partecipazione: l’Ato rifiuti, l’Ato acque e il consorzio ittico.

Come ha spiegato il consigliere Saro Caltabiano, presidente della commissione “Bilancio”, il piano di razionalizzazione è un adempimento di legge che deve passare dal Consiglio: «Abbiamo invitato l’amministrazione a presentare al Consiglio, entro il 23 marzo – ha detto Caltabiano – il piano delle partecipate, specificando quali sono le partecipate obbligatorie, quelle a cui il Comune intende consorziarsi e gli investimenti previsti».

Il civico consesso ripostese ha anche esaminato una deliberazione della Corte dei conti che contesta il mancato invio, da parte del Collegio dei revisori dei conti, della relazione relativa al rendiconto 2014 e chiede al Consiglio comunale di richiamare il Collegio stesso e adempiere con l’invio del documento richiesto. In realtà, come ha spiegato sempre il presidente Caltabiano, inadempiente è stato il precedente Collegio dei revisori e per questo il Consiglio non ha voluto richiamare l’attuale Collegio.

Il presidente dei revisori ripostesi, il dott. Salvatore Panebianco, ha ringraziato per questo il civico consesso visto che le sanzioni previste in questo caso sono pesanti e ha assicurato che per il futuro il Collegio sarà sempre adempiente.

Intanto per giovedì si annuncia una seduta accesa a Riposto. All’ordine del giorno vi è la discussione sulla lettera presentata giovedì scorso dal circolo “Gramsci” in cui si chiedeva al Consiglio di aderire alla Carta di Avviso pubblico.

La discussione però non è stata richiesta dal consigliere Ezio Raciti – che aveva annunciato l’intenzione di chiederla – ma dal consigliere Carmelo D’Urso senior che lo ha anticipato.

Maria Gabriella Leonardi

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