Dossi e paradossi a Giarre -
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Dossi e paradossi a Giarre

Dossi e paradossi a Giarre

Non c’è pace per i dossi di viale delle Province che, per la seconda volta, sono stati collocati e tempestivamente rimossi.
È ormai una soap che entusiasma e appassiona il popolo dei social network che da un paio di settimane si diletta a pubblicare foto, corredate da commenti, anche non troppo lusinghieri, nei confronti dell’amministrazione, su questi dissuasori giudicati un po’ troppo alti.

La prima apparizione risale a circa 10 giorni fa. Erano stati i residenti – venne detto in quell’occasione – a provvedere alla realizzazione dei dispositivi  con soldi di tasca propria ai fini della sicurezza in un’arteria dove le automobili sfreccerebbero a velocità elevate. I dissuasori però vennero subito giudicati troppo alti e pericolosi da automobilisti e soprattutto ciclisti e centauri.

In città in poche ore esplose la polemica tanto che lo stesso primo cittadino sulla propria pagina di fb ammise l’errore nella realizzazione e neanche dopo 24 ore li fece sparire.

Dopo pochi giorni arrivò il nuovo tentativo. Lunedì scorso i dossi sono riapparsi nuovamente con le sembianze di piccoli muretti di cemento, privi di una corretta segnaletica, costringendo gli automobilisti più che a rallentare a fermare i mezzi per non danneggiare telaio, sospensioni e ammortizzatori delle proprie automobili.

Per la seconda volta, quindi, sono esplose le polemiche tra i giarresi che chiedevano chi avesse autorizzato ed eseguito nuovamente l’opera, verosimilmente irregolare. Stavolta però è intervenuto il comandante della polizia locale Maurizio Cannavò dichiarando che le misure rispettavano quelle previste dal codice della strada.

Secondo la legge i dossi non superano i 7 cm di altezza in una strada con un limite di velocità pari o inferiore a 30km/h. In viale delle Province il limite è superiore, di 40 km/h. Un’opera talmente a norma che è stata nuovamente rimossa.

Nel primo pomeriggio di venerdì infatti operai a bordo di bobcat hanno provveduto a demolire i due dissuasori di velocità sotto lo sguardo degli agenti di polizia municipale che hanno deviato il traffico su strade secondarie.

Se è vero che non c’è due senza di certo la storia del dosso di viale delle Province si è trasformata in un vero para… dosso.

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