Attacco del Movimento 5 Stelle di Giarre: per il ricorso dei candidati consiglieri sperperati 22 mila euro -
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Attacco del Movimento 5 Stelle di Giarre: per il ricorso dei candidati consiglieri sperperati 22 mila euro

Attacco del Movimento 5 Stelle di Giarre: per il ricorso dei candidati consiglieri sperperati 22 mila euro

“Il prossimo 30 novembre il Tribunale Amministrativo di Catania deciderà le sorti del ricorso presentato da tre candidati alle ultime elezioni amministrative, sulla legittimità del premio maggioranza assegnato alle liste collegate al Sindaco eletto, e sulla conseguente loro esclusione dal novero degli eletti. La questione – secondo una nota del Movimento 5 Stelle di Giarre – non sarà di poco conto, in quanto destinata ad incidere sulla consistenza numerica della maggioranza consiliare di cui potrà disporre l’attuale Amministrazione. Questo gruppo di lavoro, senza volere entrare nel merito del ricorso, delegato a più autorevoli consessi, intende esprimere il proprio disappunto sulla conduzione amministrativa della vicenda, che unitamente ad altri eventi (citiamo ad esempio, i criteri di scelta degli scrutatori nelle prossime consultazioni referendarie), inducono a forti perplessità sulla capacità e volontà della attuale Amministrazione di rompere con i metodi delle passate Amministrazioni e di incarnare la forte voglia di cambiamento che Giarre ha manifestato consegnando all’avv. Angelo D’Anna e alla sua forza politica le chiavi della città.

Sono essenzialmente due gli elementi che destano maggiori dubbi, che rappresentiamo, sinteticamente, nel metodo di scelta dei procuratori incaricati di assumere la rappresentanza in giudizio dell’Amministrazione e sulla opportunità stessa di intervenire in giudizio. Sotto il primo aspetto chiediamo che vengano rese pubbliche le valutazioni ed il percorso amministrativo attraverso cui l’Amministrazione ha ritenuto di individuare i professionisti scelti per l’affidamento dell’incarico.

In secondo luogo, esprimiamo il nostro vivo rammarico per la determinazione del Sindaco in carica di impiegare la cospicua somma di oltre 22.000 euro di risorse pubbliche, per impegnare il Comune in un giudizio che si sostanzia, essenzialmente, nella difesa della propria maggioranza consiliare. A noi non sta a cuore un consigliere piuttosto che un altro, avvertiamo semplicemente l’esigenza che il risultato elettorale coincida con le scelte dei Cittadini e che l’operato della Commissione Elettorale che, già ci indusse a duri atti di diffida durante la campagna elettorale, prima di riconoscere il nostro diritto di accesso agli atti elettorali, sia conforme al dettato legislativo”.

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