Spese “pazze” alla Provincia: condannati 37 ex consiglieri. I NOMI E LE CIFRE -
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Spese “pazze” alla Provincia: condannati 37 ex consiglieri. I NOMI E LE CIFRE

Spese “pazze” alla Provincia: condannati 37 ex consiglieri. I NOMI E LE CIFRE

Sono stati condannati ben 37 ex consiglieri provinciali che, a seguito di un’indagine avviata nel 2011 e condotta dalla Guardia di Finanza che aveva analizzato le “spese di funzionamento” del Consiglio provinciale per il biennio 2011-2012, erano stati accusati di aver esagerato con le “spese” soggette a rimborso che quindi vennero ritenute dai militari illegittime. Nella fase processuale di primo grado la Corte dei Conti di Palermo aveva rigettato, con sentenza emessa il 23 aprile 2015, le richieste della Procura che è ricorsa in Appello.

E qualche giorno fa, a sorpresa, la Corte d’Appello della Corte dei Conti ha emesso la sua sentenza di condanna, sentenza che permetterà di recuperare nel complesso ben 195.000,00 euro di spese “pazze” oltre quasi 100.000 di spese legali a carico dei condannati.

In sostanza secondo l’accusa gli ex consiglieri “avevano abusato del proprio ruolo istituzionale, confondendo consapevolmente la funzione di rappresentante dell’organo politico con la posizione di soggetto politico, che cura i rapporti con il proprio elettorato attraverso l’utilizzo illegittimo del Fondo organismi consiliari” dando origine ad una serie di spese che esulavano dall’alveo della “istituzionalità” . Il totale delle somme contestate, per la Procura, era di oltre 425.000,00 euro importo questo, come detto “scontato” a € 195.000,00.

La maggior parte delle spese pazze contestate ci sono quelle di ingressi a teatro, acquisto targhe e libri, acquisto coppe e magliette stampate. Ma anche acquisto di “pacchetti di sms” sino ad arrivare a cene, degustazioni di vino, catering, stampe di manifesti, calendari personalizzati ed agende.

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Strano

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Patané

Tra i condannati anche i tre ex consiglieri provinciali giarresi Francesco Cardillo (attualmente consigliere comunale), che dovrà restituire € 6.400,00 a fronte di una somma contestata di € 12.198,00, Salvo Patanè, che dovrà restituire € 720,00 a fronte di una somma contestata di € 3.785,00, e Raffaele Strano, che dovrà restituire € 9.240,97 importo pari alla somma contestata in fase di indagine.

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Cardillo

A loro erano state contestate spese di diversa natura. A Cardillo spese per acquisto di biglietti visita, buste intestate, cartoncini auguri, banner auguri, manifesti, targhe, coppe, spazi pubblicitari, calendari personalizzati e gagliardetti; a Patané spese per acquisto di manifesti, inviti, buste intestate, cartoline, carpette, manifesti e relativa affissione; a Strano spese per acquisto di calendari da tavolo, biglietti augurali, calendari e manifesti.

Il più “spendaccione” secondo la Corte d’Appello è stato Giovanni Leonardi, attualmente sindaco di Mascalucia, allora presidente del Consiglio cui viene addebitata la somma di € 16.562,26. Tra i condannati anche l’attuale deputato regionale di Zafferana Etnea, Alfio Barbagallo, che dovrà restituire la somma di € 6.666,07.

TUTTI I CONDANNATI E GLI IMPORTI
Aldo  Catania 12.683,88 euro; Alfia Abbadesa  2.351,43 euro; Alfio Barbagallo 6.666,07 euro; Antonino Musumeci 8.177,00 euro; Antonino Sinatra 8.025,00 euro; Antonio Rizzo 600,00 euro; Benedetto Anfuso 2.292,48 euro; Carmelo Giuffrida 4.830,81 euro; Carmelo Sgroi 3.800,00 euro; Consolato Aiosa 6.183,70 euro; Domenico Galvagno 4.859,55 euro; Edmondo Pappalardo 7.770,01 euro; Ernesto Calogero 890,00 euro; Filippo Gagliano 1.776,00 euro; Francesco Cardillo 6.400,00 euro; Francesco Laudani 6.712,57 euro; Gaetano Distefano 5.900,00 euro; Gianluca Cannavò 735,08 euro; Giovanni Leonardi 16.562,26 euro; Giuseppe Castiglione 9.441,13 euro; Giuseppe Furnari 7.064,33 euro; Giuseppe Mistretta 2.121,50 euro; Giuseppe Zitelli 3.108,91 euro; Marco Luca 1.140,00 euro; Matteo Di Mauro 4.798,70 euro; Maurizio Gaetano Tagliaferro 2.927,92 euro; Nunzio Parrinello 6.540,74 euro; Raffaele Strano 9.240,97 euro; Raffaele Vanella 6.826,00 euro; Rocco Cristofaro 6.011,00 euro; Salvatore Patanè € 720,00 euro; Salvatore Tomarchio 10.594,58 euro; Salvatore Valerio Valenti 1.273,16 euro;  Santo Orazio Primavera 2.500,00 euro; Sebastiano Cutuli 2.140,10 euro; Sergio Gruttadauria 1.722,00 euro e Vanessa D’Arrigo 10.180,00 euro.

Assolti invece gli ex consiglieri Vincenzo D’Agata, Antonio Danubio, Giuseppe Ascenzio GallettaValerio Marletta e Antonio Tomarchio.

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