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Francavilla, petizione a difesa del cimitero

Francavilla, petizione a difesa del cimitero

E’ stata promossa dall’ex sindaco Salvatore Nuciforo per chiedere la revoca di tutti gli atti con cui l’Amministrazione Comunale intende dotare l’estrema dimora di contrada Cappuccini di mille nuove sepolture attraverso un discusso project financing da oltre due milioni di euro, che si teme possa fortemente penalizzare la già precaria economia locale e rendere proibitivo l’acquisto di una tomba

E’ in circolazione da appena due giorni ma, a detta dei suoi promotori, esprime già la netta contrarietà della maggioranza della popolazione locale al discusso project financing con il quale l’Amministrazione Comunale di Francavilla di Sicilia intende dotare di mille nuove sepolture il cimitero di contrada Cappuccini. Ci riferiamo alla petizione, promossa dal gruppo politico dell’ex sindaco Salvatore Nuciforo, con cui si chiede all’attuale primo cittadino Lino Monea di disporre immediatamente la revoca in autotutela della delibera di Giunta del 16 settembre scorso che dava il via libera all’attivazione di tutte le procedure di tale project financing da oltre due milioni di euro, cifra questa che delle imprese consorziate, con sede in provincia di Catania, si sono offerte di sborsare, senza alcun onere per il Comune dell’Alcantara, per realizzare i mille nuovi loculi, ma nella prospettiva, ovviamente, di recuperarla ed ottenere ulteriori guadagni attraverso la gestione privatistica del cimitero per un certo numero di decenni.

Il testo della petizione predisposta da Salvatore Nuciforo e dai suoi collaboratori ben esprime i timori affiorati in tanti cittadini francavillesi per gli inquietanti scenari futuri che potrebbero prospettarsi a causa di questo particolare tipo di politica finanziaria.

«Tale proposta di project financing – si legge in sintesi nella petizione – non contiene alcuna stima sui costi finali che il cittadino dovrà sborsare per l’acquisto di un loculo, né sono in essa specificati la qualità dei materiali che verranno utilizzati per la realizzazione dei loculi e nemmeno i servizi ed i vantaggi per l’utente finale. Inoltre, la gestione monopolistica del cimitero di Francavilla ad opera di ditte esterne provenienti da altri Comuni comporterà per la comunità locale una drastica riduzione del lavoro artigianale e professionale (pensiamo ai marmisti, agli operai edili, alle onoranze funebri, ai fiorai ed ai progettisti)».

Così come si addice a questo tipo di iniziative popolari, la petizione contro il project financing cimiteriale è formulata in maniera schematica e sintetica, in modo tale da poter essere agevolmente letta e compresa da chiunque, anche in un angolo di strada o al bancone di un bar. Ma il suo promotore, Salvatore Nuciforo, ci tiene ad esplicitarne ancora meglio le motivazioni.

«Non si capisce – dichiara il predecessore ed ex alleato “di ferro” dell’attuale sindaco Monea, ed oggi acerrimo avversario di quest’ultimo – per quale arcano motivo un Comune decida improvvisamente di rinunciare a delle entrate extratributarie, quali sono le somme pagate dai cittadini che necessitano di una tomba, per farle invece introitare ad una ditta privata di fuori paese. Teniamo presente che quest’ultima, considerando che a Francavilla di Sicilia si registrano mediamente una settantina di decessi l’anno, incasserà annualmente dalla nostra comunità una somma complessiva di almeno trecentomila euro, che invece potrebbero rimanere in loco anziché farli entrare nelle tasche di gente residente altrove. Questi privati che desiderano “regalarci” mille nuove tombe, dunque, i conti se li sono fatti bene. Non capisco perché non abbiano fatto altrettanto i nostri amministratori comunali…

«E non sono calcoli campati in aria perché scaturiscono da un’attenta analisi di quanto avviene in altri Comuni (anche non distanti da noi) che hanno attuato questo stesso tipo di project financing, magari perché, a differenza del nostro, non sono dotati di maestranze e professionalità (marmisti, imprese funebri, progettisti, ecc.) in grado di espletare i vari servizi cimiteriali. Ebbene: se in questi Comuni per l’acquisto di una tomba prima si spendevano tra i mille ed i duemila euro, adesso, in regime di project financing, bisogna sborsare tra i tremila ed i cinquemila euro e passa. In pratica si assiste ad una triplicazione dei costi.

«C’è poi una vicenda tutta francavillese, ed anch’essa, guarda caso, attinente al cimitero, che dovrebbe servire da esperienza, ossia l’affidamento dell’illuminazione votiva ad una ditta esterna, disposto diversi anni fa: anche in questo caso il cittadino utente, dall’avvio di tale servizio ad oggi, ha subito una notevole lievitazione dei prezzi. E così sarà sicuramente pure per le sepolture scaturenti da questo “scellerato” project financing, visto che si è in presenza di un regime di monopolio, in cui è l’impresa a dettare legge in via esclusiva, imponendo i prezzi e le condizioni che vuole.

«Ritengo pertanto che, invece di pensare “in grande” con mille loculi ed oltre due milioni di euro di investimento, sarebbe più ragionevole rispolverare quel progetto da duecento loculi, inserito in diversi piani pluriennali del Comune di Francavilla: quello sì che potrebbe essere portato avanti dai nostri concittadini artigiani (eventualmente consorziandosi tra loro) con somme più modeste e che, in ogni caso, rimarrebbero nella nostra comunità.

«Ad ogni buon conto, quella dell’ampliamento del cimitero di Francavilla è una questione che si trascina da tempo immemorabile, e non vedo perché, data la sua delicatezza, debba essere affrontata proprio ora che la nostra municipalità è priva di un Consiglio Comunale, ossia l’organo democratico deputato a pronunciarsi su decisioni di una certa rilevanza: non sarebbe opportuno aspettare la manciata di mesi che ci separano dalle prossime elezioni amministrative francavillesi?

«Tanto per rimanere in tema – conclude “spiritosamente” Nuciforo – non vorrei che questo project financing per il cimitero rappresentasse la “tomba” dell’Amministrazione Monea…».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: Salvatore Nuciforo e, sullo sfondo, il “rendering” (ossia la simulazione grafica al computer) di un prototipo di cimitero da realizzare in project financing

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