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Pedara: continua la protesta degli operatori ecologici senza stipendio

Pedara: continua la protesta degli operatori ecologici senza stipendio

Continua senza tregua la protesta dei venti operatori ecologici che da mesi non ricevono lo stipendio da parte del comune di Pedara. Il consigliere comunale Carmelo Manzella interviene e spiega perché il Comune non riesce a pagare gli stipendi a questi lavoratori: “I lavoratori hanno ragione e diritto di avere sempre i pagamenti per il loro lavoro.
Il loro pagamento è subordinato al pagamento dei cittadini del servizio rifiuti: ebbene, dalle stime attuali, solo il 45% dei cittadini è in linea con i pagamenti. La parte mancante, è anticipata dalla tesoreria del Comune. Fino a quanto può anticipare? I lavoratori hanno ragione! Ma le difficoltà sono tante. E per legge non si possono prendere in un bilancio pubblico fondi che provengono da pagamenti del servizio rifiuti e destinarli ad altro, e viceversa”.

IMG_4547Quindi, il 55% dei cittadini residenti a Pedara non paga la tassa sulla spazzatura e venti operai e le loro famiglie sono praticamente in balia di se stessi. Ma l’amministrazione comunale, quando ha stipulato il contratto con la cooperativa Ecolandia per la raccolta dei rifiuti solidi urbani con l’impiego di oltre venti unità lavorative aveva la copertura finanziaria? O è possibile stipulare un contratto con una cooperativa sperando che i residenti paghino la tassa?

Intanto fra i cittadini cresce il malcontento per i rifiuti non raccolti ma non manca la solidarietà verso gli scioperanti: “Più di venti famiglie – dice Alfio Aureliano Barbagallo – messe in ginocchio. Viene a mancare il rispetto verso chi ogni santa mattina, abbracciando i propri cari, va a lavorare promettendo loro di avere un minimo per poter vivere. Questa Amministrazione, compresa le opposizioni, non danno risposte concrete, o meglio non ne danno per nulla”. La signora Pina Torrisi: “La periferia di Pedara non ha mai brillato per la pulizia. In questi giorni non è difficile immaginare qual è la situazione. Al Comune dicono che non ci sono i soldi per garantire il servizio di raccolta e di spazzamento. Ma, i netturbini chi li paga e quando?”. Uno dei operatori ecologici: “Tasse non pagate? Ma cosa c’entriamo noi con tutto ciò?”.

Orazio Vasta

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