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Guardia costiera, intervista al comandante uscente, Luca Provenzano

Guardia costiera, intervista al comandante uscente, Luca Provenzano

Questa mattina si è svolta a palazzo Vigo una sobria cerimonia per il suo commiato e l’avvicendamento del nuovo comandante del Circomare, è inevitabile tracciare un bilancio. Come sono stati questi due anni alla guida della Guardia Costiera di Riposto?

TV Luca Provenzano: “Sono stati due anni Intensi. Ma uno scenario che cambia impone impegno totale da parte della pubblica amministrazione e scelte difficili, a volte in controtendenza rispetto al passato. Si tratta innanzitutto del Porto, che per la prima volta nella sua storia può ospitare grandi yacht e navi passeggeri e che, quindi, ha richiesto l’aggiornamento di tutti gli strumenti giuridici che regolano la vita portuale.  Solo nell’ultimo mese si sono accreditate due nuove agenzie marittime raccomandatarie, segno che il traffico e l’indotto sono in aumento. Questo potenziale va amplificato ma, allo stesso tempo, incanalato all’interno di ordine, regole chiare e legalità. Il ruolo dell’Autorità Marittima, che ha il duplice compito di scrivere le regole e curarne il rispetto, è determinante.

imageOltre il Porto – afferma Provenzano –  in tutto il Circondario Marittimo, abbiamo anche cercato di far sentire la nostra presenza in primo luogo a tutela della risorsa più importante: il mare, priorità assoluta che va tutelata in ogni modo possibile. L’attività svolta in questi anni deve essere proseguita e con celerità per consolidare i risultati già raggiunti ed arrivare a miglioramenti concreti.

Quali rimpianti ha?

Alcune obiettivi sono stati raggiunti, altri richiedevano più tempo o non era ancora tempo. È sotto gli occhi di tutti, purtroppo, che buona parte del Porto è ancora chiusa. Servono investimenti e scelte chiare per il coinvolgimento di privati affinché le infrastrutture siano valorizzate e, quindi, forte impegno da parte di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte.

Il contrasto agli attendamenti abusivi, pur avendo creato un trend negativo del fenomeno, non è riuscito ancora a limitare efficacemente il fenomeno nei giorni a cavallo di ferragosto. È necessario uno sforzo coordinato da parte di tutti i comuni e della regione, che ha il compito di gestire ed amministrare il demanio marittimo, per trovare soluzioni nuove, soprattutto preventive, che siano più efficaci di quelle adottate in questi anni. Le sanzioni, pur abbondanti, non sono sufficienti.

Momenti più importanti?

“Non è possibile individuarne uno più importante degli altri. C’è piuttosto una dedizione costante per dare un contributo al benessere della comunità locale, assumendo la responsabilità di scelte anche di cambiamento. Come spesso accade, purtroppo, la maggior parte di queste scelte hanno bisogno di tempo per rivelarsi buone…o cattive.

Forse, i momenti che mi rimangono impressi, sono proprio quelli in cui l’obiettivo raggiunto è stato immediatamente condiviso, come a seguito dell’attività a tutela dell’ambiente.

Cosa lascia?

“Lascio un bell’equipaggio, che mi ha accompagnato in questi 2 anni. Lascio colleghi a Catania, in primo luogo il mio Direttore Marittimo, l’Ammiraglio Martello, che non mi hanno mai fatto mancare la loro vicinanza ed il loro consiglio anche e soprattutto nelle situazioni difficili, che non sono mancate, e un’amministrazione comunale con cui la collaborazione è stata sempre proficua nel comune obiettivo di valorizzare la vocazione storica di questa città”.

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