Una piaga che nel periodo estivo si manifesta con sistematicità danneggiando la vegetazione del territorio. E’ questo il bilancio tracciabile a seguito di un altro episodio incendiario, stavolta verificatosi in un terreno incolto di proprietà privata, adiacente il viale Don Minzoni a Giarre.

I residenti dell’insediamento abitativo costituito da edifici di edilizia popolare, una volta accortisi del rogo, ne hanno segnalato la presenza ai vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, i quali, dopo circa mezz’ora dall’avviso, sono intervenuti sul posto per spegnere le fiamme.

Il corpo dei vigili del fuoco è arrivato in Viale Don Minzoni alle 20.35 provvedendo allo spegnimento dell’incendio che divampava. La predetta unità deputata ad arginare e debellare gli incendi, ha escluso che l’episodio possa essere di matrice dolosa. Intanto però da giorni infuriano le proteste dei residenti, i quali addebitano la causa del rogo alla discarica formatasi non solo lungo il marciapiede dell’arteria viaria in questione, ma anche nel terreno incolto di proprietà privata.

I vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, durante l’esecuzione degli interventi di spegnimento delle fiamme che hanno bruciato alcune sterpaglie del terreno, hanno rilevato una non irrilevante concentrazione di rifiuti che si estende all’adiacente marciapiede, componendosi anche di copertoni. In relazione a quanto emerge dalle dichiarazioni degli abitanti della zona, chi detiene la proprietà del terreno privato non esegue interventi di bonifica da circa un anno.

Tuttavia il fenomeno che si sostanzia nell’abbadono di rifiuti che comprendono anche materiali ingombranti o di risulta, costituisce ormai da tempo in quest’area di Giarre un malcostume consolidatosi. Gli abitanti del quartiere, esasperati anche per via di una batteria di cassonetti che ritengono non proporzionale al numero di famiglie che risiedono negli edifici di edilizia popolare, chiedono all’amministrazione comunale giarrese che l’uta (ufficio territoriale ambientale) esegua maggiori controlli tesi a monitorare l’area e a sanzionare eventuali infrazioni commesse dai tragressori.

Umberto Trovato