Aci Sant’Antonio: addio a Domenico Di Mauro, ultimo pittore del “carretto siciliano” -
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Aci Sant’Antonio: addio a Domenico Di Mauro, ultimo pittore del “carretto siciliano”

Aci Sant’Antonio: addio a Domenico Di Mauro, ultimo pittore del “carretto siciliano”

Alla veneranda età di 102 anni è venuto a mancare il più quotato decoratore del caratteristico calesse isolano, che nella sua bottega-laboratorio del centro acese, di cui fu anche sindaco, ricevette le visite del Re di Svezia e di intellettuali del calibro di Carlo Levi, Quasimodo e Pasolini

Alla venerandissima età di 102 anni (nell’imminente 4 aprile ne avrebbe compiuti 103) è venuto a mancare ieri il maestro Domenico Di Mauro, “leggendario” pittore dei carretti siciliani, da lui adornati con scene raffiguranti le gesta dei mitici Paladini di Francia e di altri epici personaggi, ambientandole in luoghi e paesaggi della nostra terra.

La piccola bottega del Comune di Aci Sant’Antonio, dove Domenico Di Mauro lavorava, è stata meta quotidiana di appassionati, ammirati dalla “mano ferma” con cui il vegliardo artista descriveva le gesta di Orlando e Rinaldo nonché le eruzioni dell’Etna, le scene della Cavalleria Rusticana ed altri soggetti di matrice tipicamente sicula. Le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo e tanti sono i riconoscimenti che ha ottenuto nel corso della sua prestigiosa carriera.

Nato nel 1913 a Guardia Mangano (frazione di Acireale) da un ciabattino e barbiere e da una casalinga, Di Mauro consegue la licenza elementare, dopodiché si trasferisce dai nonni paterni ad Aci Sant’Antonio per apprendere, così come tanti altri umili ragazzi della sua generazione, un mestiere che gli consentisse di dare un sostegno economico alla famiglia.

Il centro acese era, a quel tempo, il più importante della Sicilia Orientale per quel che riguarda la decorazione dei carretti, arte che il piccolo Domenico comincia ad esercitare con straordinari risultati sin dall’età di dodici anni frequentando la bottega dello zio Vincenzo. Ed appena qualche anno dopo è in grado di “spiccare il volo” mettendosi in proprio ed andando a lavorare, su richiesta di maestri di bottega che avevano avuto sentore della sua bravura, nei Comuni messinesi di Santa Teresa Riva e Furci ed a Scordia.

Nel 1928 decide di far ritorno ad Aci Sant’Antonio, dove apre una bottega tutta sua divenuta famosa a livello nazionale e persino internazionale: le sue coloratissime fiancate (o “sponde”) di carretto, riproducenti prevalentemente le gesta dei Paladini di Francia, le scene della “Cavalleria Rusticana” e della “Gerusalemme Liberata” e le leggende dei Ciclopi e di Aci e Galatea, hanno destato l’ammirazione di numerosi “vip”, per i quali una visita al laboratorio del maestro Di Mauro costituiva una tappa d’obbligo ogni qualvolta si trovavano di passaggio in Sicilia. Tra i frequentatori illustri di quella bottega vi erano, ad esempio, lo scrittore Carlo Levi, i pittori Salvatore Fiume e Corrado Cagli, il poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo, il regista Pier Paolo Pasolini, il documentarista Folco Quilici ed altre eminenti personalità dell’arte e della cultura dei decenni scorsi. Nel 1963, addirittura, Di Mauro ricevette l’inattesa visita del Re Gustavo di Svezia e della di lui consorte, che fecero improvvisamente arrestare il loro imponente corteo di auto e moto per andare a fare acquisti nella “mitica” bottega. Ed un carretto in miniatura venne commissionato all’artista acese anche dal presidente americano John F. Kennedy per regalarlo ad un’amica.

All’arte di Domenico Di Mauro sono stati dedicati mostre ed eventi vari nei luoghi espositivi più prestigiosi d’Italia e del mondo, tra cui alla Rassegna Internazionale dell’Artigianato di Firenze ed al “Musée de l’Homme” di Parigi, dove a tutt’oggi è esposto un suo carretto.

La “sua” Sicilia lo ha doverosamente insignito di diversi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro della Camera di Commercio di Catania ed il “Trofeo del Maestro” nell’ambito della manifestazione internazionale “Etna d’Oro” del 1983.

La statura artistica di Domenico Di Mauro fa mettere inevitabilmente in secondo piano il suo altrettanto lodevole ed appassionato impegno politico in seno al movimento socialista, culminato, nel 1944, nell’elezione a sindaco di Aci Sant’Antonio, carica che rivestirà per due anni per poi far ritorno a tempo pieno alla sua amata attività di pittore di carretti.

Domenico Di Mauro era molto conosciuto anche nella cittadina turistica messinese di Giardini Naxos, dove soleva spesso frequentare il ristorante “La Taverna” dietro invito del suo titolare e gestore Angelo Savoca, benemerito cultore di tradizioni popolari siciliane.

«Col maestro Di Mauro – ci ha dichiarato Savoca dopo aver appreso della dipartita del vegliardo pittore – abbiamo trascorso tante piacevoli serate, all’insegna di aneddoti e fatti del passato che questo grande artista della nostra terra ci raccontava, con una lucidità ed una dovizia di particolari che facevano invidia ad un giovane. E spesso, munito di cavalletto e pennelli, ci dava delle dimostrazioni del suo modo di dipingere le sponde dei carretti siciliani: quelle sue “estemporanee” sul lungomare di Giardini Naxos costituivano un autentico “evento” per tantissimi turisti e curiosi, affascinati dal suo modo di disegnare e desiderosi di apprenderne i segreti».

I funerali di Domenico Di Mauro verranno celebrati alle ore 16.00 di domani, martedì 22 marzo, nella Chiesa Matrice di Aci Sant’Antonio. Nella mattinata dello stesso giorno, la camera ardente sarà allestita a Palazzo Cantarella.

Rodolfo Amodeo

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