Martedi 1 dicembre alle 19.30, il civico consesso giarrese dovrà procedere a contestare le cause di incompatibilità del consigliere Raffaele Musumeci, in relazione al procedimento amministrativo avviato per una appropriazione indebita delle indennità (circa 45 mila euro), durante il quinquennio 2008-2013, non ridotte del 50%, essendo egli dipendente pubblico.

E’ la decisione assunta ieri al termine di una lunga e infuocata conferenza dei capigruppo cui hanno preso parte anche il Segretario generale Manno, il dirigente dell’Area amministrativa Cannavò e l’avv. Rudy Grasso del pool legale dell’Ente. Nell’assise della prossima settimana i consiglieri comunali dovranno procedere alla formale contestazione a Musumeci, ai sensi della normativa vigente in materia, dell’intervenuta condizione di incompatibilità a ricoprire la carica di consigliere comunale. A margine della conferenza dei capigruppo si è appreso che l’Ente comunale ha depositato in Tribunale il decreto ingiuntivo a carico di Musumeci.

Il Consiglio comunale presieduto da Francesco Longo, con la votazione della proposta di delibera, dovrà solo prendere atto delle cause di incompatibilità e da quel momento la legge prevede 10 giorni di tempo per le controdeduzioni che il consigliere Raffaele Musumeci dovrà presentare in aula consiliare.

Frattanto, stasera alle 18, nella sala Romeo del palazzo delle Culture di piazza Macherione, il Pd giarrese ha convocato una assemblea pubblica per fare il punto sull’attuale situazione politica. Inevitabile un passaggio sulla vicenda che investe Raffaele Musumeci ma anche sulla sfiducia al sindaco Bonaccorsi.