Acireale: crolla Palazzo Pietropaolo e “crolla” anche l’assessore Pietropaolo -
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Acireale: crolla Palazzo Pietropaolo e “crolla” anche l’assessore Pietropaolo

Acireale: crolla Palazzo Pietropaolo e “crolla” anche l’assessore Pietropaolo

rory pietropaoloAd Acireale è scomparso un intero palazzo. Palazzo Pietropaolo, nel centro storico, a due passi della cattedrale. L’ultima volta che è stato visto stava per essere ingabbiato in una copertura di legno fittissima allo scopo di nasconderlo ai passanti durante certi lavori di restauro conservativo ma ad un certo punto si scopre che non c’è più.
Che fine ha fatto? “Crollato”, spiega la famiglia proprietaria, di cui fa parte l’assessore comunale alla polizia municipale Rory Pietropaolo (nella foto a sinistra) o per meglio dire faceva. Infatti, stamane, l’assessore Pietropaolo, per evitare “facili strumentalizzazioni” si è dimesso dalla Giunta Barbagallo.
Ma cosa è successo? I proprietari hanno fatto sapere che l’immobile è crollato in seguito al maltempo dei giorni scorsi. Maltempo che ha spinto il Comune di Acireale a diramare un’allerta meteo per la giornata di mercoledì 9 settembre scorso.
Questa versione però non ha convinto tutti. Tantomeno le forze politiche di opposizione, dal Partito Democratico a Forza Italia. Soprattutto se si da retta alle solite “malelingue”: così c’è chi dice che il maltempo non è stato tale da giustificare un crollo, e che comunque un palazzo che crolla in pieno centro un po’ di rumore lo fa, mentre in questo caso pare che nessuno abbia sentito nulla.
Le peggiori “malelingue” aggiungono che la copertura sarebbe stata fatta così bene per nascondere la demolizione in atto per potere poi ricostruire il palazzo in barba al rispetto dei vincoli previsti. Insomma, si potrebbe trattare di un eclatante caso di abuso edilizio commesso sotto il naso del Comune, che ha la sede lì vicino, e dei vigili urbani dell’ex assessore Pietropaolo.
Oggi l’assessore si è, correttamente, dimesso per sgombrare il campo dai dubbi che le “malelingue” alimentano. Ma non basta. Adesso, dopo le dimissioni dell’assessore, sarebbe il caso che, nel più breve tempo possibile, gli uffici competenti chiariscano inequivocabilmente la vicenda cosicché i cittadini, l’ex assessore Pietropaolo e le “malelingue” possano conoscere la verità. Adesso. Senza indugi.

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