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Juventus: la scorsa stagione raccontata da un tifoso speciale

Juventus: la scorsa stagione raccontata da un tifoso speciale

È il terzo anno consecutivo che scrivo sulle imprese della mia squadra del cuore: la Juventus. Negli scritti che hanno preceduto ho dettagliatamente riferito delle straordinarie prestazioni dei giocatori della Juventus e del suo ex allenatore Antonio Conte. Durante la conduzione della squadra Conte era riuscito ad ottenere dai suoi giocatori grandi successi. Prima del suo arrivo, la Juve si era per due volte classificata in campionato solo settima. Con lui oltre ai tre scudetti consecutivi ha vinto anche due Supercoppe Italiane. Inoltre, sempre grazie all’allenatore Conti, ha ottenuto, negli ultimi due anni, la qualificazione in Champions League; nel primo anno di Champions è arrivata ai quarti di finale, nell’anno successivo l’avventura si è conclusa nel proprio girone e, a seguito di tale esclusione, ha proseguito l’impegno nell’Europa League dove è arrivata in semifinale.

Durante il raduno per l’inizio della stagione calcistica 2014/2015, Conte inaspettatamente ha deciso di lasciare la squadra. Immediatamente la società si è attivata nella ricerca di un nuovo allenatore individuandolo in Massimiliano Allegri. Quando Allegri arriva alla Juventus, accompagnato dalla dirigenza, viene accolto dalle contestazioni di qualche tifoso, smentite poi dai risultati ottenuti. Senza stravolgere lo schema precedente, Allegri ha saputo, utilizzando la pazienza e il buon senso, ottenere progressivamente dai suoi giocatori il meglio, e i suoi alla fine hanno apprezzato le sue idee e il suo nuovo schema 4-3-1-2; non abbandonando completamento il modulo già collaudato di Conte 3-5-2 che usa all’occorrenza.

La stagione 2014/2015 è stata per la Juve eccezionale. In campionato lo scudetto è stato vinto con quattro giornate di anticipo con 87 punti, ben diciassette punti in più rispetto alla squadra arrivata seconda. Diventano così ben 33 gli scudetti conquistati: dal prossimo campionato le magliette dei giocatori si potranno fregiare di ben tre stelle. Sulle 38 partite giocate, 26 sono state vinte, 9 pareggiate e sole 3 perse. Dopo vent’anni la Juve porta a casa la Coppa Italia: è la decima. La finale Juventus-Lazio si è conclusa ai supplementari. Nei 90′ regolamentari il risultato era di 1-1 con gol di Radu e del nostro Chiellini. Il gol della vittoria è arrivato al 97′ con Matri.

Ma la partita più emozionante per me è stata la finale di Champions League. Nella prima partita del girone A, la Juventus batte il Malmoe per 2 a 0, deludenti le due partite successive giocate fuori casa con l’Atletico Madrid e l’Olympiacos perse entrambe per 1 a 0. Queste due sconfitte, anziché scoraggiarla, hanno caricato la squadra che nella partita di ritorno nel Juventus Stadium ha battuto l’Olympiacos 3 a 2. Magistrale gol al 21′ di Pirlo, segue il pareggio al 24′ dell’Olympicos, che va anche in vantaggio al 61′; al 65′, grazie a un cross di Pirlo, Llorente colpisce di testa, la palla colpisce il palo, rimbalza sul portiere e entra in porta: siamo sul 2 a 2; subito dopo, al 66′, arriva il gol della vittoria con Pogba. Questa partita ha segnato la svolta, infatti negli incontri successivi la Juve batte il Malmoe per 2 a 0 e pareggia 0 a 0 con l’Atletico Madrid, accedendo così agli ottavi di finale; batte poi il Borussia Dortmund, prima in casa per 2 a 1 grazie a Tevez e Morata, e poi lo travolge fuori casa per 3 a 0. Già al 3′ minuto Tevez da fuori area con una “sassata” fulmina il portiere, al 70′ arriva il gol di Morata , al 79′ Tevez fulmina ancora il portiere. Siamo qualificati per i quarti di finale. Fantastica serata.

Nell’incontro successivo la nostra amata squadra vince in casa con il Monaco al 57′ con un rigore di Vidal. Nella partita successiva, fuori casa il risultato resta sullo 0 a 0. Accediamo alle semifinali. La Juventus ospita il Real Madrid nel suo tempio, riesce a batterlo per 2 a 1. Il gol di Morata all’8′ minuto fa impazzire noi tifosi. C’è poi il pareggio del Real al 27′, al 56′ Tevez subisce un fallo in area, dopo lui stesso batte il rigore e segna. Nella partita di ritorno a Madrid, dopo che gli avversari sono passati in vantaggio a causa di un rigore al 23′, arriva il pareggio della Juventus grazie a Morata al 12′ del secondo tempo. Sono interminabili i minuti che separano dalla fine della partita. Quando l’arbitro fischia la fine noi tifosi realizziamo di essere in finale. Non succedeva da 12 anni.

L’appuntamento finale di Champions League, si svolge il 6 giugno a Berlino: Juve contro Barcellona. Nel pronostico non siamo i favoriti, visto che gli avversari vengono ritenuti più forti, ma “noi tifiamo”. Il Barcellona riesce a segnare al 4′ minuto con Rakitic. Bisogna aspettare il secondo tempo quando al 10′ arriva il gol di Morata che porta la Juve al pareggio e con questo rinascono le speranze. La squadra di Allegri riprende vigore mettendo in serie difficoltà gli avversari, purtroppo arriva poi al 23′ il gol di Suarez che riporta il Barcellona in vantaggio. La Juventus cerca in tutti i modi il pareggio, ma è in contropiede che il Barcellona chiude la partita al 51′ con Neymar. Il risultato finale è purtroppo di 3 a 1. Anche sconfitti usciamo a testa alta dalla competizione perché siamo soddisfatti della prestazione. Siamo comunque i secondi più forti d’Europa. Il rientro a Torino è stata una festa celebrata dai tanti tifosi che attendevano la Juve.

L’8 giugno, il presidente Andrea Agnelli, in conferenza stampa dichiara con grande enfasi che quella appena trascorsa è stata per la Juventus una stagione straordinaria, elencando tutti i traguardi raggiunti: quattro scudetti vinti consecutivamente, la decima Coppa Italia e una finale di Champions League che “si poteva pure vincere”.

Ma io, sfegatato tifoso di 22 anni, io Damiano che continuo a scrivere per la mia squadra del cuore, nonostante le problematiche del mio stato di salute, avendo la Distrofia Muscolare che mi limita nei movimenti, riesco sempre a mantenere alto l’entusiasmo e la gioia di vivere ed affermo che per me la stagione della Juve è stata emozionante.

Oltre alle emozioni avute nelle partite di campionato, negli incontri di Coppa Italia, tutti attesi con ansia, l’emozione più grande è stata la partita finale di Champions League. È la prima volta che vedo la mia squadra arrivare in finale anche se la partita non si è conclusa come io speravo. Il Barcellona ha meritato di vincere, essendo stati i suoi giocatore più bravi, ma la Juventus ha usato tutte le carte che aveva in suo possesso, dimostrando grande grinta e determinazione.

Tre grandi campioni decidono di lasciare quest’anno la Juventus: Pirlo, Tevez e Vidal. Auguro loro tanto successo in altre squadre, non mi dimenticherò di loro, li ringrazio per tutto quello che hanno fatto e per le emozioni che mi hanno fatto vivere. La società ha già trovato nuovi giocatori. Mi fido delle competenze della dirigenza e credo che tutti saranno all’altezza della situazione. Spero che la nuova stagione sia per la Juve di successi e per me di nuove grandi emozioni. Forza Juve.

Damiano Calabrò

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