A Mascali un “asso” delle due ruote: Gabriele Settineri -
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A Mascali un “asso” delle due ruote: Gabriele Settineri

A Mascali un “asso” delle due ruote: Gabriele Settineri

Il ventisettenne campione di Motocross ha all’attivo numerose vittorie, tra cui diversi primi posti assoluti, in prestigiose competizioni nazionali e regionali, al punto da essersi “meritato” un team personale collegato all’esclusivo marchio “Husqvarna”. Una passione sbocciata in tenera età ed ereditata dal padre

Abita nella cittadina etnea di Mascali uno dei più validi “assi” italiani delle due ruote: è il ventisettenne Gabriele Settineri, più volte campione nazionale e regionale di Motocross. Il suo palmarès annovera una sfilza di prestigiosi titoli collezionati sin dal 1999, quando ha esordito come campione regionale junior di Minicross. Hanno fatto seguito altre esaltanti affermazioni, tra cui la proclamazione a campione italiano “Uisp-MX2 Expert” nel 2004 e svariate vittorie ai campionati regionali “Senior” e “125 Junior National”. Nel 2007, sulle piste di Caltanissetta e Gualtieri Sicaminò (ME), Settineri è risultato campione assoluto di Supercross, e dal 2009 si è fatto onore pure in Calabria, dove ha conquistato il titolo di campione assoluto di “Beach Supercross MX1” e, negli ultimi due anni, diversi primi posti assoluti ai campionati regionali di Motocross MX1.

Dal 2012 il motociclista mascalese si cimenta anche in quella particolare disciplina denominata “Enduro”, consistente nel gareggiare in percorsi prevalentemente aperti al traffico (e spesso anche in angoli di natura abbastanza accidentati) anziché su apposite piste.

La passione per le due ruote Gabriele Settineri l’ha ereditata dal compianto papà, stimato autoriparatore e profondo conoscitore del mondo dei motori anche a livello agonistico. Ed insieme al fratello Andrea, Gabriele ha fondato a Mascali il “Settineri Husqvarna Motocross Team”, nato nel 1999 come team personale del giovane campione per poi trasformarsi in scuola di minicross oltre che in struttura tecnica (dotata anche di officina specializzata) al servizio delle gare e dei piloti di qualsiasi livello.

«Nella mia famiglia – dichiara Gabriele Settineri, che a Mascali gestisce anche un frequentato ritrovo al centro del paese – si è sempre respirata aria di motori. Per quanto mi riguarda, ho iniziato a praticare il motocross nel 1994, ossia alla tenera età di sei anni. Attualmente corro su una Husqvarna FC-350 (classe MX1), mentre per i miei successi passati devo molto alla Yamaha YZF-250, che nel 2004 mi ha fatto vincere il campionato italiano».

Inevitabile chiedere al giovane centauro mascalese se in Sicilia, ed in particolare nell’area territoriale etnea, sia possibile praticare il motocross allenandosi e, magari, disputando delle vere e proprie gare. «Purtroppo – risponde Settineri – la nostra regione, tranne che nel Siracusano, non è dotata di impianti adeguati per questo tipo di sport; e la nostra zona etnea non fa eccezione a tale carenza. Per noi siciliani, dunque, il posto più vicino dove andare a fare seriamente motocross è la Calabria».

Essendo approdato, grazie alla sua passione ed alla sua bravura, nel firmamento del motociclismo nazionale, Gabriele Settineri può vantare delle amicizie importanti, tra cui quella con il famosissimo campione mondiale di motocross Tony Cairoli, anche lui siciliano “doc” essendo nato nel Comune messinese di Patti.

«Col grande Tony – dichiara al riguardo Settineri – ci stimiamo reciprocamente e ci telefoniamo spesso. Diverse volte mi ha invitato a casa sua, anche per festeggiare le sue vittorie. Quella di Cairoli è senz’altro una bella storia perché non capita spesso che un crossista della provincia siciliana (anche per quei problemi strutturali cui prima accennavo) si affermi a livello mondiale.

«In realtà, proprio la provincia siciliana è piena di giovani sportivi (e non mi riferisco solo all’ambito motociclistico) di grande valore i quali, come m’impegno a fare io, tengono alti in Italia e nel mondo i nomi della nostra isola e dei rispettivi paesini di provenienza: questi “ragazzi” andrebbero sostenuti e valorizzati, se non fosse che viviamo in una società tendente ad identificare lo sport solo col Calcio (dove la Sicilia, peraltro, non ha mai brillato parecchio), mentre invece – conclude il campione mascalese con una punta d’amarezza – scarsa attenzione viene riservata alle altre discipline, dove i siciliani non siamo secondi a nessuno».

Rodolfo Amodeo

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