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Gianluca Filicetti: usato garantito per il Giarre Calcio

Gianluca Filicetti: usato garantito per il Giarre Calcio

Geometrie d’alta scuola e fosforo a gogò per impreziosire il centrocampo gialloblù. Sono queste le credenziali con le quali Gianluca Filicetti si presenta a Giarre dopo una lunga carriera nella quale ha anche calcato prestigiosi palcoscenici come la serie C 1. Non solo. Il Giarre ha infatti già saggiato l’inossidabilità del regista ex Siracusa. Proprio l’anno scorso, il centrocampista, con la casacca del Modica, si è rivelato una bestia nera per i gialloblù rifilando loro due reti tra andata e ritorno. In particolare, nella gara d’andata un colpo da biliardo di Filicetti spianò la strada al 3-1 dei rossoblù ai danni del Giarre, mentre nella partita giocatasi al “Regionale” e vinta dal Giarre per 2-1, una punizione-capolavoro dell’esperto calciatore classe 1977, regalò ai modicani il momentaneo pari.

Pertanto, memore della capacità di Filicetti di essere  ancora decisivo malgrado i suoi 37 anni inoltrati, il club di Di Martino non ha avuto dubbi sulla sua affidabilità, puntando senza mezzi termini al suo ingaggio. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal calciatore in esclusiva in occasione dell’intervista riservatagli.

– Filicetti, cosa significa per lei approdare al Giarre?

“Gli stimoli sono elevati. Arrivo in una piazza blasonata e dai trascorsi gloriosi. La consapevolezza che il Giarre in passato abbia masticato calcio professionistico per un lungo periodo, ha rappresentato per me sicuramente uno sprone in più. In certi ambienti, si respirano infatti atmosfere suggestive proprie perché le piazze sono permeate di lunga e gloriosa tradizione. Giarre rientra in questa elite. Inoltre, determinanti nella mia scelta sono state le garanzie pervenutemi relativamente alla serietà della dirigenza ed in particolare del presidente Giovanni Di Martino. Infatti nessun calciatore da me conosciuto ha avuto mai qualcosa da obiettare sulla professionalità del presidente. Aggiungo che il notevole spessore professionale del direttore dell’area tecnica Pasquale Sanseverino ha costituito un altro fattore decisivo nel momento in cui ho accettato la proposta del Giarre”.

– Lei vanta un curriculum prestigioso. Nella stagione 1996/1997 ha disputato un campionato di serie C 1 con la maglia del Trapani, per poi giocare in C2 sempre con i granata. Inoltre ha militato per diversi anni nel Siracusa tra Eccellenza e serie D per poi tornare nel calcio professionistico con la maglia della Juve Stabia. Rispolverando i suoi ricordi più commoventi, qual è la gara che le ha lasciato un segno indelebile?

“Ricordo con nostalgia lo stadio di Castellammare di Stabia gremito in occasione dello scontro contro il Manfredonia in serie C2. La Juve Stabia sconfisse per 2-0 il Manfredonia. Ricordo ancora il clima di incontenibile euforia che io e gli altri giocatori condividemmo con i tifosi in occasione di quel successo. Un’altra gara che ricordo con orgoglio è uno sfavillante confronto tra Siracusa e Cavese. Non posso poi dimenticare una gara importante per la promozione dell’Acate Modica in serie D. Nel 2006/2007 indossai i colori rossoblù della predetta squadra e ricordo che la gara contro il Trecastagni rappresentò una delle tappe funzionali alla promozione in serie D del Modica”.

– Qual è il suo ruolo naturale?

“Sono un mancino che sin dagli inizi della sua carriera ha giocato come esterno destro offensivo (e dunque sul lato opposto rispetto al piede con il quale sono solito toccare e calciare la palla). Tuttavia con il passare degli anni ho iniziato a giocare come centrocampista. Con il mister Gaetano Auteri, ovvero quando indossavo la maglia del Siracusa, ho iniziato a ricoprire il ruolo di regista. Poi con il Noto ed in particolare quando fui agli ordini di mister Betta, ricoprii stabilmente il ruolo di regista. Anche a Noto ho vissuto un bel periodo. Disputare la serie D in quella città è stato gratificante per me. Chiusa questa parentesi, anche l’anno scorso con il Modica ho giocato davanti la difesa in un 4-3-3. Pertanto, sono ormai abituato a giocare in quella posizione lì”.

– Lei l’anno scorso è stato allenatore-giocatore. Adesso dovrà seguire le direttive del mister Carmelo Mancuso.

“So che si tratta di un professionista serio e competente. Pertanto sono convinto che il nostro rapporto sarà scandito da armonia e fiducia reciproca. Il mister saprà sicuramente esaltare le mie caratteristiche. Precisato ciò, assicuro che il sottoscritto darà il massimo per regalare all’ambiente gialloblù le gioie che merita. L’anno scorso ho siglato 9 reti tra campionato e Coppa Italia. Farò in modo che il mio rendimento sia sempre all’altezza di quanto mi viene chiesto. Sono comunque fiducioso perchè conscio di aggregarmi ad un gruppo collaudato. Grazie al certosino lavoro svolto dalla dirigenza del Giarre, l’intelaiatura della squadra è rimasta infatti pressochè intatta. Ciò significa che il collettivo è già rodato e pronto a dimostrarsi competitivo”.

Umberto Trovato

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