Giarre, Conto consuntivo 2013: nuovi rilievi della Corte dei conti -
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Giarre, Conto consuntivo 2013: nuovi rilievi della Corte dei conti

Giarre, Conto consuntivo 2013: nuovi rilievi della Corte dei conti

Quando si dice sparare alla Croce rossa. Come se già non bastasse il clima di incertezza sulle manovre da adottare per scongiurare il dissesto, giunge puntuale una nota della Corte dei conti, che,  dopo una prima richiesta di chiarimenti inoltrata all’organo di revisione in data 19 febbraio scorso, rileva la permanenza, nonostante i correttivi avviati dall’Ente, di ben sette importanti criticità al Conto Consuntivo del 2013.

La Corte dei conti,  oltre alla contestazione della ritardata approvazione del rendiconto e del bilancio di previsione 2013, rispetto al termine di legge, rileva l’errata contabilizzazione del Fondo di solidarietà comunale per l’esercizio 2013, il cui accertamento in bilancio è pari a poco più di 2 milioni 466 mila euro, a fronte dell’assegnazione ministeriale di circa 2 milioni 515 mila euro. In merito, invece, alla situazione debitoria dell’Ente, si evidenzia la presenza, nell’esercizio 2013, di un consistente ammontare di debiti fuori bilancio da riconoscere pari a 2.404.987,64 euro. Non solo. Al tempo stesso si palesano discordanze nelle informazioni fornite dall’organo di revisione, rispetto a quanto comunicato alla Sezione delle Autonomie, sia con riferimento ai debiti riconosciuti nel 2013 che con riferimento ai debiti da riconoscere. E infine, riguardo la spesa per il personale, si rileva la mancata adozione della delibera di ricognizione del personale.

Intanto, il sindaco Roberto Bonaccorsi ieri ha informalmente incontrato alcuni rappresentanti dei Gruppi consiliari proponendo loro la nomina di un esperto contabile,  nel tentativo di avviare, in maniera condivisa, una concertazione anche con l’opposizione riguardo l’analisi dei numeri rappresentati nelle due relazioni del dirigente finanziario Letterio Lipari, in malattia fino al 30 giugno, da un punto di vista squisitamente tecnico, al netto delle valutazioni politiche, allo scopo di giungere nell’arco di 10 giorni ad una proposta deliberativa, quella si di carattere politico, da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale.

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