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Catania: arrestato uno dei killer di Salvatore Di Pasquale

Catania: arrestato uno dei killer di Salvatore Di Pasquale

CARUANA Dario classe 1978La Polizia di Catania ha tratto in arresto il 37enne Dario Caruana (nella foto), pregiudicato, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 20.6.2015 dal Gip del Tribunale di Catania, in quanto ritenuto responsabile, in concorso con Salvatore Guglielmino, 43enne, ed altri soggetti non individuati, di omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione ed al fine di agevolare il gruppo mafioso appartenente a Cosa Nostra già facente capo a Alfio Mirabile.

La notte del 29 aprile 2004, in via Galermo, nei pressi di una rivendita ambulante di panini Salvatore Di Pasquale, allora 35enne, pregiudicato, inteso “Giorgio Armani”, veniva attinto mortalmente con numerosi colpi d’arma da fuoco al torace, alla schiena ed agli arti.

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile avevano evidenziato il coinvolgimento nel predetto fatto di sangue di Dario Caruana e Salvatore Guglielmino sospettati di essere tra gli esecutori materiali dell’omicidio.

Le investigazioni condotte nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano avevano, tra l’altro, evidenziato che in seno alla citata organizzazione era in corso una lotta  intestina tra il gruppo facente capo a Antonino Santapaola, 61 anni, inteso “Nino ‘u pazzu”, ed a Alfio Mirabile cui si contrapponeva la famiglia Ercolano-Mangion.

I contrasti già risalenti all’anno 2003 erano determinati da contese in ordine all’accaparramento di estorsioni a cui erano sottoposte aziende della zona industriale di Catania e dall’intenzione della famiglia Ercolano di contrastare il ruolo da protagonista che Antonino Santapaola stava assumendo nell’ambito dell’organizzazione. Quest’ultimo, peraltro, aveva elevato Alfio Mirabile, suo cognato, al rango di reggente della famiglia Santapaola.

Il 24 aprile 2004, Alfio Mirabile, deceduto poi nel 2010, veniva attinto da diversi colpi d’arma da fuoco rimanendo gravemente ferito, con una paralisi agli arti inferiori.

L’omicidio di Di Pasquale, avvenuto a distanza di pochi giorni, costituiva una risposta all’attentato in pregiudizio di Mirabile. Infatti, il Di Pasquale, appartenente alla frangia opposta, dopo il tentato omicidio di Mirabile, aveva apertamente gioito per quanto accaduto.

Le risultanze investigative raccolte all’epoca – nel corso di attività che sfociò nell’esecuzione, in data 20 luglio 2004, di provvedimenti di fermo (operazione “Risiko”) emessi proprio per infrenare la temuta escalation di omicidi dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania per il reato di associazione mafiosa nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano, tra i quali i predetti Guglielmino, Caruana, Francesco Mirabile, 59enne, Paolo Mirabile, 38enne, – si sono arricchite con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, consentendo di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Caruana in ordine all’omicidio di Di Pasquale. L’uomo è stato associato presso la casa circondariale di Catania “Bicocca”.

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