Comizio del sindaco Bonaccorsi. Opposizione al contrattacco -
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Comizio del sindaco Bonaccorsi. Opposizione al contrattacco

Comizio del sindaco Bonaccorsi. Opposizione al contrattacco

Il comizio di venerdì scorso del sindaco Roberto Bonaccorsi non poteva che provocare reazioni politiche, in particolare da chi, attraverso una serie di allusioni è stato chiamato in causa dal primo cittadino giarrese. Inviperito più di tutti il consigliere di opposizione Giannunzio Musumeci che ha attaccato, senza giri di parole il senatore Pagano e l’assessore Finocchiaro.

“Il sindaco poteva trovare la verità sui fatti della vecchia Amministrazione guardando sotto il palco, dove c’era, in prima fila, il senatore Pippo Pagano che da 12 anni sceglie i sindaci e concorre nell’amministrare la città, oppure guardandosi alle spalle dove vi era un ex assessore della precedente amministrazione (chiaro il riferimento a Giovanni Finoccharo, ndr). Mi aspettavo parlasse di soluzioni per evitare il dissesto e non di denunce ed esposti. Massima solidarietà per le intimidazioni ricevute da Bonaccorsi”.

Non si è fatta attendere, poi, la puntualizzazione del segretario del Pd giarrese, Dario Li Mura: “Rispetto alle intimidazioni esprimo incondizionata solidarietà al sindaco. Quanto al dato meramente politico non emerge nulla di nuovo, manca la proposta di soluzioni alla crisi finanziaria. Le insinuazioni mosse dal sindaco contro il deputato Burtone per aver presentato una interrogazione, concordata esclusivamente con la segreteria del PD giarrese, lasciano stupefatti se si pensa che chi parla di “democrazia sotto attacco” si risenta per un sindacato ispettivo, prerogativa dei parlamentari, volto a stabilire la verità sul bilancio del Comune”.

Articolo 4 attraverso una nota evidenzia la propria posizione: “Non si può non essere solidali col sindaco per l’intimidazione subita e da lui denunciata alle Autorità prima e alla città ieri. Atto grave che condanniamo fermamente. In merito, invece, al contenuto politico del comizio, la città ha assistito ad una rappresentazione teatrale e parziale di importanti passaggi politici degli ultimi due anni. Non ci stiamo a creare una macelleria culturale, sociale e politica. Siamo, invece, ovviamente disponibili, così come lo siamo sempre stati, a tutte quelle iniziative chiare, certe e credibili che possano far uscire la nostra Città da questa palude, al di là di appelli mistificatori, inutili e scenografici”.


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