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Valle dell’Alcantara: una firma per “curare” la crisi

Valle dell’Alcantara: una firma per “curare” la crisi

E’ quella che ogni cittadino può apporre, recandosi nelle sedi Cisl o presso il proprio Comune, alla proposta di legge popolare che l’organizzazione sindacale ha elaborato per costringere il Governo nazionale a varare misure idonee a poter fuoriuscire una volta per tutte dalla precaria situazione socioeconomica. Previsti, tra l’altro, un bonus annuale di mille euro, un sistema fiscale più equo e rimedi efficaci per contrastare l’evasione

Anche gli abitanti dei vari Comuni della Valle dell’Alcantara hanno l’opportunità di dare il proprio contributo al miglioramento della precaria situazione socioeconomica italiana, semplicemente apponendo le rispettive firme alla proposta di legge popolare che l’organizzazione sindacale nazionale C.I.S.L. (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) intende presentare al Parlamento e contenente tutta una serie di norme che, se entreranno in vigore, potrebbero sin da subito rendere lo Stato un’istituzione effettivamente vicina ai bisogni dei cittadini più deboli e svantaggiati e, nello stesso tempo, risollevare le sorti del nostro Paese in termini di sviluppo ed occupazione.

“Fermiamo la Crisi, Firmiamo la Crescita” è lo slogan “ad effetto” che accompagna tale iniziativa legislativa “dal basso” (prevista e disciplinata dall’art. 71 della Costituzione), per la quale nei Comuni alcantariani si è particolarmente mobilitato il dottore commercialista Enzo Pulizzi (nella foto) in qualità di responsabile zonale della Cisl.

Sia nell’ufficio centrale di Francavilla di Sicilia (in Via Roma) e sia nelle sedi periferiche dei Comuni del circondario (da Cesarò a Roccafiorita), Pulizzi ed i suoi collaboratori cislini stanno in questi giorni raccogliendo le firme a corredo della proposta di legge in questione. E lo fanno in maniera scrupolosa, allegando anche le fotocopie del documento di riconoscimento richiesto ai sottoscrittori e trasmettendo i moduli firmati ai rispettivi Comuni, cui spetta l’autentica-autorizzazione finale (come tutte le proposte di legge popolare, comunque, anche questa può essere sottoscritta recandosi direttamente presso il proprio municipio).

«L’accurata procedura che stiamo seguendo – sottolinea al riguardo il dottor Pulizzi – è un’ulteriore riprova della serietà di questa iniziativa, che se, come ci auguriamo, dovesse felicemente andare in porto, si rivelerà la ricetta giusta per far uscire l’Italia dal tunnel della crisi.

«Questo progetto di legge di iniziativa popolare – spiega in particolare il sindacalista della Cisl – nasce dalla constatazione che la politica ha tempi non più compatibili con il vertiginoso e preoccupante aumento dei disoccupati e dei cosiddetti “nuovi poveri”: dopo sette anni di crisi, insomma, c’è bisogno urgentemente di risposte concrete ed efficaci.

«Ciò che proponiamo al Governo nazionale è, intanto, l’introduzione di un bonus di mille euro annui per tutti i contribuenti con un reddito inferiore ai 40mila euro, e di importo via via inferiore per chi ha redditi compresi tra 40mila e 50mila euro.

«Ma la nostra proposta va oltre questo elementare, ma doveroso, provvedimento di base, perché contiene anche indicazioni di più ampio respiro e di carattere strategico per poter giungere ad una più complessiva riforma del sistema fiscale, in grado di ridare solidità economica al nostro Paese e, soprattutto, serenità agli italiani.

«Proponiamo, infatti, una grande operazione redistributiva della ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse, sino ad oggi sempre più “soffocati” da una tassazione che, invece, non intacca più di tanto i detentori di ingenti patrimoni. Il nostro progetto di legge contempla, quindi, l’introduzione di un’imposta ordinaria che cresce al crescere della ricchezza mobiliare ed immobiliare, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato.

«Abbiamo, inoltre, ritenuto doveroso creare un raccordo tra tributi pagati e servizi di cui realmente si fruisce nei rispettivi territori attraverso un meccanismo grazie al quale il cittadino che vede aumentare la fiscalità locale ha diritto ad ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale.

«Nella nostra proposta di legge si prevede anche un nuovo sistema di detrazioni d’imposta, che cresce al crescere dei carichi familiari e si riduce all’aumentare del reddito, accorpando e superando gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico.

«Abbiamo, infine, inserito misure efficaci per contrastare l’evasione fiscale, che ogni anno comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro, che poi lo Stato è costretto a recuperare presso i cittadini onesti che le tasse le pagano.

«Ritengo pertanto – conclude Enzo Pulizzi – che, specie per chi vive in unarea territoriale come la Valle dellAlcantara, particolarmente disagiata dal punto di vista economico, apporre semplicemente la propria firma a questa proposta di legge sia un atto intelligente e, soprattutto, concreto per consentire all’Italia ed a noi italiani tutti di lasciarci una volta per tutte alle spalle questa apparentemente interminabile stagione di povertà e disperazione, per la quale la nostra organizzazione sindacale ha individuato la cura».

Rodolfo Amodeo

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