Catania, il grido delle “donne ristrette” -
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Catania, il grido delle “donne ristrette”

Catania, il grido delle “donne ristrette”

Nella struttura di Piazza Lanza un “Grand Mattinee” in occasione della Giornata della donna in carcere 2015 presso il nuovo reparto femminile “Etna”

Grande “festa” per le detenute dell’Istituto Penitenziario di “Piazza Lanza” nella giornata di commemorazione della donna nel mondo. Le donne della sezione femminile dell’istituto, hanno recitato per un pubblico straordinario e accorto, brani della storia dei maltrattamenti subiti dalle donne nel corso dei secoli e nella realtà attuale, richiedendo, nel contempo, rispetto e rivalutazione del ruolo. È stata davvero una giornata straordinaria. Un grido forte, intenso e realmente vissuto da parte delle donne “ristrette” che si sono rivolte ad una società indolente e, spesso, silente sul problema della discriminazione che vivono le donne. Donne che, da secoli, gridano libertà di pensiero, di espressione, di parità con il ruolo maschile.

Le detenute hanno saputo esporre, con estrema maestria ed apprensione, l’innaturale “devozione” richiesta e pretesa dagli uomini. Più volte hanno gridato che sarà festa solamente quando non ci saranno più donne picchiate, sfigurate, uccise e perseguitate da qualcuno che dice di amarle. Un teatro autorevole con un folto pubblico presente, costituito per la maggior parte dal personale educativo, dalle progettiste del sociale, dalle straordinarie magistrate dei Tribunali di Catania quali la dott.ssa Marisa Acagnino, la dott.ssa Laura Benanti, le dott.sse Giuliana Fichera e Rosaria Ragazzi. Presente anche il Magistrato di Sorveglianza dott. Luca Creazzo. Il personale penitenziario tutto e le volontarie del progetto “Teatro in carcere”, con a capo la dirigente dott.ssa Elisabetta Zito, hanno lavorato diversi mesi per approntare cotanta giornata che ha reso speciale, davvero speciale la giornata della donna maltrattata e spesso anche detenuta.

La programmazione, ironicamente intitolata “Grand Mattinee”, ha avuto l’ambizione di affievolire, sebbene per pochissime ore, l’afflittività della pena, anche se in un contesto malinconico ma denso e pulsante nel nuovo reparto “Etna” femminile. La convinzione che ha guidato in questi anni gli operatori, i docenti ed i volontari impegnati nella costruzione dell’iniziativa è quella di lavorare sul sé, per capire i doveri derivanti dalle proprie responsabilità ed incanalare la sofferenza in processi positivi utili alla revisione ed al cambiamento.

Dalle ore 10.00, infatti, ha avuto luogo presso il nuovo reparto “Etna” femminile, lo spettacolo curato e coordinato dalla docente di scuola media prof.ssa Marzia Cristaldi che ha esposto un excursus dalle vicende storiche e culturali che hanno contraddistinto la condizione femminile dal ‘500 ai giorni nostri. Subito dopo c’è stata la sfilata di donne con acconciature tipiche delle varie età, truccate ed abbigliate per le varie occasioni, a cura del sig. Felice Soldano, professionista nel campo del make-up e delle acconciature femminili. Presenti tutti gli insegnanti e i volontari della struttura, le Dirigenti delle scuole Media ed elementare Prof.sse Barone e Di Piazza.

Lucia Brischetto

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