Giuseppe Macca, “l’artista della farfalla”, ha ricordato ai politici di applicare la Costituzione -
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Giuseppe Macca, “l’artista della farfalla”, ha ricordato ai politici di applicare la Costituzione

Giuseppe Macca, “l’artista della farfalla”, ha ricordato ai politici di applicare la Costituzione

Macca e la sua installazioneA margine della manifestazione sulla presentazione della Piattaforma di sviluppo al presidente della Regione Crocetta, organizzata dall’Ula/Claai, nel teatro Rex era presente “l’artista della farfalla” al secolo Giuseppe Macca, che ha presentato la sua installazione artistica sugli articoli della Costituzione relativi al lavoro.

Macca, che da anni instancabilmente porta avanti le sue installazioni artistiche in varie parti d’Italia, ci ha spiegato: “Lo scopo di questa mia installazione era di mettere in evidenza e fare leggere ai politici presenti, i primi dodici articoli fondamentali della Costituzione. Durante l’attesa di Crocetta, un forte temporale ha costretto le tantissime persone a ripararsi dentro il teatro; e mentre il tumulto del dialogo della folla riempiva la sala, ho riempito i polmoni di ossigeno e girando intorno alla colonna ad alta voce mi sono messo a leggere i primi dodici articoli fondamentali della Costituzione. Ringrazio tutti i presenti che hanno smesso di parlare tra di loro e in silenzio hanno ascoltato la lettura della Costituzione, ricambiando la mia estrosità con un grande applauso”.

installazione maccaAl termine del convegno, Macca ha consegnato una piccola croce realizzata con vegetali e invitato il governatore Rosario Crocetta a girare intorno alla colonna per leggere insieme a lui gli articoli della Carta costituzionale menzionati. Macca ha esortato il presidente della Regione a “non dimenticare il calvario dei contadini della fascia trasformata che da anni aspettano di essere tutelati da un percorso di legalità affinché la ferocia del tiranno, della grande catena distribuzione che gestisce questo sistema di commercializzazione incontrollata non distrugga definitivamente il lavoro di tanti anni e il futuro delle nuove generazioni del settore agricolo”.

Mario Pafumi

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