Trecastagni, parco Falcone Borsellino: incompiuta fra le incompiute -
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Trecastagni, parco Falcone Borsellino: incompiuta fra le incompiute

Trecastagni, parco Falcone Borsellino: incompiuta fra le incompiute

Travagliatissima la storia del Parco comunale di Piano Pucita, che, da qualche anno, si chiama “Parco Falcone Borsellino”. Dopo un costosissimo intervento di riqualificazione, nei primi anni 2000 – ad opera della giunta comunale retta dall’ora sindaco Salvatore Torrisi, attualmente vicesindaco nella giunta retta da Giovanni Barbagallo – le condizioni del parco ritornarono peggio di prima, con l’area in balia di tossici e sbandati. L’amministrazione precedente, retta da Pippo Messina, ha avviato un nuovo intervento di riqualificazione, messo “a segno” dall’attuale amministrazione comunale.

Purtroppo i nuovi lavori svolti, non hanno risolto lo stato di incompiuta. E il “Parco Falcone Borsellino” continua ad essere opera incompiuta fra le tante incompiute che regnano nel centro pedemontano: fra tutte, il Museo comunale e il Palazzo Principi Di Giovanni.

Dice Alfio Bonanno, commerciante, candidato per il Megafono, nelle elezioni comunali che hanno sancito la vittoria di Barbagallo: “Soldi spesi per ristrutturare. Parco non ancora aperto, ma già distrutto, nessuno che controlla! Amministrazione comunale dove sei?”

Interviene Salvatore Torrisi, vice sindaco, che insieme all’assessore Marilena Donzuso ha ricevuto dal sindaco l’incarico di “seguire” il parco: “Il completamento delle attività tecnico-amministrative sono state concluse nel novembre 2014. L’opera, purtroppo, resta incompleta per le carenze progettuali, vedi la mancanza delle strutture, che renderebbero operativa l’area mercatale. Si è cercato di trovare una soluzione a ciò, tra l’altro l’opera valorizza, ma non completa un’area che andrebbe recuperata in toto, attraverso un finanziamento, che potrebbe avvenire attraverso il Gal etneo con la prossima programmazione. Nelle more, è stata già predisposta una bozza di bando dai competenti uffici che presto andrà in commissione consiliare, e tendente ad affidare l’opera ai privati”.

Da indiscrezioni attendibili, apprendiamo che il Parco potrebbe essere affidato e gestito da una cooperativa sociale trecastagnese, che darebbe principalmente impiego a soggetti locali con disagio sociale.

Orazio Vasta

 

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