Catania, affondati i pescherecci della droga -
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Catania, affondati i pescherecci della droga

Catania, affondati i pescherecci della droga

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE

Brillante operazione stamane da parte della Polizia di Stato che ha smantellato, a Catania, un’imponente organizzazione dedita al traffico internazionale di droga con l’Albania. Sono 16 i provvedimenti di fermo di indiziato di delitto che stamattina dovevano essere eseguiti. Undici le persone arrestate mentre cinque destinatari della misura restrittiva (di cui uno già latitante ed altro detenuto in Albania) si sono resi irreperibili e sono attivamente ricercati.

L’ANTEFATTO

NIZZAI provvedimenti restrittivi trovano fondamento sugli esiti di una corposa attività di indagine di tipo tecnico e tradizionale avviata a seguito del sequestro, operato da personale della Squadra Mobile di Catania – sezione Antidroga in data 17 maggio 2013, di 280 chili di marijuana rinvenuta all’interno di due abitazioni ubicate in uno stabile sito in questo viale Moncada n.1, nel popolare rione di Librino.

Nella circostanza vennero tratti in arresto Gianluca D’Arrigo (cl. 1983) e Alessio Giovanni Catanzaro (cl. 1976), entrambi incensurati, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Nel corso della perquisizione eseguita all’interno dell’abitazione di Gianluca D’Arrigo, all’interno di un vano adibito a ripostiglio sono stati rinvenuti e sequestrati nr. 260 involucri da 500 grammi cadauno per un peso complessivo di kg. 130 di marijuana nonché un sacco contenente ulteriori kg.11 della medesima sostanza. Nell’ambito di altra perquisizione eseguita all’interno dell’abitazione di Alessio Giovanni Catanzaro, in un vano ripostiglio, occultati da una paratia, sono stati  rinvenuti e sequestrati n. 278 involucri da 500 grammi cadauno per un peso complessivo di kg. 139 di marijuana.

L’ACCELERAZIONE

Essendo emersi dalle ultime acquisizioni investigative concreti elementi per ritenere che gli indagati si stessero preparando delle vie di fuga, per il timore di essere presto attinti da provvedimenti restrittivi, anche in conseguenza dell’avvio della collaborazione con la giustizia di importanti appartenenti al gruppo riconducibile ai fratelli “Nizza”, si è reso necessario procedere al fermo degli stessi, al fine di scongiurare il pericolo che si rendessero irreperibili sul territorio nazionale, approfittando dell’appoggio logistico dei coindagati albanesi.

 L’ORGANIZZAZIONE

SAITTALe indagini eseguite nell’arco temporale maggio 2013 – ottobre 2014 hanno evidenziato l’esistenza di tre gruppi criminali; un primo riferibile ai fratelli Rocco e Antonino Morabito, noti trafficanti con base operativa nel popolare rione di Picanello, un secondo al gruppo di Andrea Luca Nizza, già latitante dal 12.12.2014, appartenente all’omonima famiglia, che allo stato gestisce il segmento più cospicuo di traffico di stupefacenti nel territorio del capoluogo, con il controllo di numerose “piazze di spaccio”, sia nel citato quartiere di Librino che in San Cristoforo, ed a Lorenzo Saitta, in atto detenuto, operante nel rione di San Cristoforo.

Tutti i citati gruppi sono riferibili all’organizzazione mafiosa Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno consentito di appurare che i tre gruppi criminali, in maniera autonoma ed indipendente, si rifornivano di grosse partite di droga da un’unica organizzazione di trafficanti albanesiIl rapporto di approvvigionamento dai trafficanti albanesi è risultato stabile e consolidato con più transazioni relative alla cessione di ingenti quantitativi di droga, tanto che le organizzazioni autoctone hanno investito ingenti somme di denaro per l’acquisto di grosse imbarcazioni d’altura, affidate ad appositi equipaggi, che di volta in volta trasportavano la droga dall’Albania fino al capoluogo etneo. In alcune circostanze è stato utilizzato un natante messo a disposizione dai trafficanti albanesi.

I trafficanti albanesi si avvalevano oltre che di propri emissari, i quali, in più occasioni, si sono recati in questo centro per concordare le modalità dell’illecito traffico, anche di un connazionale, Altin Ramolli, il quale approfittando del suo impiego quale autista di autobus di linea sulla tratta Albania-Sicilia, riusciva a fare giungere in Albania ingenti somme di denaro a pagamento delle partite di sostanze stupefacenti commissionate dai soggetti etnei, e provvedeva invece a recapitare a questi ultimi periodicamente schede e cellulari “puliti” da dedicare ai contatti riservati tra i trafficanti.

MORABITONel corso dell’attività di indagine, a riscontro dell’attività tecnica, sono stati effettuati alcuni ingenti sequestri di stupefacenti, segnatamente:

In data 2 aprile 2014, quest’ufficio intercettava il peschereccio “M.P. Giammarco AU 1168” di mt. 12, poco prima approdato presso il porto di Aci Trezza, di rientro dalla Grecia. Il peschereccio, trasferito presso il Porto di Catania, veniva sottoposto a perquisizione ad esito della quale veniva rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di kg. 2.062  lordi.

Nella circostanza sono stati tratti in arresto in flagranza di reato i componenti dell’equipaggio: Roberto Francardo (cl. 1971), pregiudicato, Fortunato Alecci (cl. 1965), pregiudicato, Alessandro Zuccaro (cl. 1962), pregiudicato, Giovanni Stabile (cl. 1968), pregiudicato, Santo Litrico (cl. 1969), pregiudicato e Samuele Coco (cl. 1978). Nella medesima giornata, sono stati sottoposti a decreto di fermo  di indiziato di delitto, emesso in pari data dalla D.D.A. di Catania, Gaetano Costanzo (cl. 1960), pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari e Fabio Stabile (cl. 1974), pregiudicato, in quanto gravemente indiziati, in concorso con gli arrestati, di traffico di stupefacenti ingenti quantitativi di sostanza stupefacente con l’aggravante di avere organizzato e diretto l’attività dei concorrenti (operazione “Luna Rossa”).

In data 20 maggio 2014,quest’ufficio intercettava il peschereccio “Arizona” di mt 22, poco prima approdato presso il locale porto di Ognina. Il predetto peschereccio, trasferito presso il Porto di Catania, veniva sottoposto a perquisizione ad esito della quale, veniva rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di Kg. 1.450.

MAPPATURANella circostanza sono stati tratti in arresto in flagranza di reato i componenti dell’equipaggio: Giuseppe Costanzo (cl. 1963), Sebastiano Costanzo (cl. 1962) pregiudicato e Sandro Mirabella (cl. 1969), pregiudicato, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di traffico di ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana (operazione “Sunset”).

Nel corso delle perquisizioni eseguite a corollario dell’esecuzione della misura restrittiva, all’interno dell’abitazione di Fabio Magrì è stata rinvenuta e sequestrata la somma di 13.000 euro. Espletati gli adempimenti di rito, gli arrestati sono stati associati presso le locali case circondariale di Bicocca e piazza Lanza.

GLI ARRESTATI

1) CATANIA Vincenzo, (cl.1968) – pregiudicato;

2) LA SPADA Francesco Giovanni, (cl.1975);

3) MAGRI’ Fabio, (cl.1977);

4) COSTANZO Alfio Giuseppe, (cl.1957);

5) COSTANZO Giuseppe, (cl.1984) – pregiudicato;

6) GIUFFRIDA Piero, (cl.1973);

7) GRASSO Giuseppe, (cl.1978) – pregiudicato;

8) MORABITO Antonino, (cl.1972) – pregiudicato;

9) MORABITO Rocco, (cl.1976) – pregiudicato;

10) DI MAURO Concetto, (cl.1977) – pregiudicato;

11) MIRABILE Salvatore, (cl.1956) – pregiudicato.

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