A Calatabiano l’anteprima siciliana di “Hyst” -
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A Calatabiano l’anteprima siciliana di “Hyst”

A Calatabiano l’anteprima siciliana di “Hyst”

E’ stato ufficialmente presentato ieri, presso l’Hotel Castello “San Marco”, l’innovativo sistema produttivo ecosostenibile, che consente di ricavare agevolmente alimenti e fonti energetiche dalle biomasse e dai materiali di scarto. All’interessante meeting sono intervenuti oltre duecento imprenditori provenienti da tutta la regione nonché delegazioni di Stati africani, che dalla nuova tecnologia potrebbero trarre significativi benefici

Una delle più evidenti contraddizioni della società contemporanea è lo spreco di risorse malgrado la limitatezza di queste ultime. Eppure gli scarti ed i sottoprodotti del settore agroalimentare avrebbero ancora tanto da offrire in termini di vitamine, proteine, sali minerali e potenzialità energetiche, mentre invece finiscono solitamente con il rimanere inutilizzati. Spesso, inoltre, lo smaltimento di certi scarti, specie se inquinanti, obbliga le aziende a dover affrontare oneri finanziari non indifferenti.

In realtà, un modo c’è per “strappare” in maniera semplice, veloce e non inquinante quanto contenuto nelle cosiddette “biomasse”: è il sistema “Hyst”, acronimo di “Hypercritical Separation Technology”, frutto di un lungo percorso di studi e sperimentazioni iniziato nel 1995. Oggi questa particolare tecnologia (incentrata su di un impianto meccanico in grado di estrarre dagli scarti quanto di essi può ancora essere utilizzato) gode dell’appoggio della comunità scientifica (fra cui dell’Enea, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole) e di autorevoli organizzazioni internazionali come la Fao, la Banca Mondiale e la Banca Africana di Sviluppo.

L’innovativo procedimento è stato ufficialmente presentato ieri anche in Sicilia dallo staff di “BioHyst Italia” nel corso di un’apposita ed affollatissima convention ospitata a Calatabiano negli esclusivi ambienti dell’Hotel Castello “San Marco”, sapientemente gestito dai fratelli Daniele, Giuseppe e Valerio Murabito, i quali ancora una volta hanno aperto gli eleganti ed accoglienti saloni della loro struttura ricettiva ad un evento di grande rilevanza.

Oltre duecento gli imprenditori siciliani dei settori agricolo, energetico e della trasformazione presenti all’interessante meeting insieme ad alcuni esponenti governativi e diplomatici dei Paesi africani; questi ultimi, in particolare, ripongono parecchia fiducia nel sistema “Hyst” in quanto, grazie a questo tipo di tecnologia, anche nei loro territori, malgrado le condizioni climatiche, potrebbero essere prodotti alimenti e mangimi utilizzati nel mondo occidentale; non a caso, il convegno di ieri a Calatabiano aveva per tema: “Un ponte tra Sicilia ed Area Mediterranea. Soluzioni per l’Agricoltura e l’Energia”.

I lavori sono stati aperti dall’introduzione della moderatrice Zaira Marolda, addetta alle pubbliche relazioni della “BioHyst”; hanno quindi fatto seguito gli interventi del professor Pier Paolo Dell’Omo, dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, di Francesca Luciani, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Ezio Veggia, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, dell’ingegnere Franco Del Manso, dell’Unione Petrolifera, di Daniele Lattanzi, strategic planning manager di “BioHyst”, e del giovane ricercatore Danilo Scordia, dell’Università degli Studi di Catania.

Tutti i qualificati relatori hanno evidenziato gli innegabili pregi della tecnologia “Hyst” sui fronti della produzione alimentare, della zootecnia e del reperimento di fonti di energia rinnovabili e sostenibili. Ed hanno anche rimarcato la “mission” morale di tale sistema, consistente nel realizzare quell’equilibrio tra etica e profitto generando ricchezza senza sciupare risorse, diminuendo di conseguenza i fattori inquinanti e, non da ultimo, innalzando la qualità di vita delle popolazioni meno fortunate.

Gli operatori economici presenti sono stati, quindi, invitati alla dimostrazione tecnico-pratica del sistema “Hyst”, che si terrà il 13 febbraio in Svizzera (a Balerna, nel Canton Ticino).

Intanto, una prima dimostrazione della qualità che la tecnologia in questione è in grado di garantire si è avuta già ieri. Prima del lunch break, infatti, a tutti i partecipanti all’assise siciliana è stata data la possibilità di assaggiare il fragrante e morbido pane prodotto attraverso il trattamento, tramite “Hyst”, delle biomasse vegetali provenienti dalla lavorazione della farina.

Rodolfo Amodeo

 Calatabiano, convegno Sistema Hyst

Pier Paolo Dell'Omo, Zaira Marolda, Francesca Luciani, Ezio Veggia, Daniele Lattanzi e Franco Del Manso

Calatabiano, convegno Sistema Hyst 02

Calatabiano, convegno Sistema Hyst 03

FOTO: i partecipanti al convegno di fronte all’Hotel Castello San Marco; i vari relatori (da sinistra Dell’Omo, Marolda, Luciani, Veggia, Lattanzi e Del Manso), i rappresentanti degli Stati africani e l’assaggio del pane prodotto col sistema Hyst

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