Palestre e centri sportivi in Sicilia: laurea obbligatoria -
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Palestre e centri sportivi in Sicilia: laurea obbligatoria

Palestre e centri sportivi in Sicilia: laurea obbligatoria

E’ quanto prevede una recente legge dell’Ars affinché all’insegnamento di tutte le attività fisiche sovrintendano professionisti del settore. Esultano i possessori di titoli universitari in Scienze Motorie, sino ad oggi spesso “scavalcati” da istruttori formatisi con semplici corsi. Ed è una “rivincita” anche per il giarrese Angelo Scarpignato, il quale sottolinea l’importanza di affidare i propri figli a strutture che non ne danneggino inesorabilmente lo sviluppo evolutivo

Negli ultimi anni, persino negli angoli più sperduti sono sorti come i funghi palestre, centri fitness e strutture sportive in genere: è bastato avere un garage a disposizione, un po’ di passione e conseguire qualche (come si dice in gergo) “brevetto” per poter “salire in cattedra” ad insegnare la pratica di attività motorie, discipline agonistiche ed i più svariati tipi di danza (classica, moderna, latino-americana, ecc.).

Ma una recentissima legge della Regione Siciliana, approvata qualche giorno prima dell’appena trascorso Natale, ha messo un ben preciso “paletto”, almeno nella nostra isola, alla disinvoltura con cui spesso ci si improvvisa “istruttore sportivo”. Per tutte le strutture in cui si praticano attività fisiche (compresi gli hotel ed i villaggi turistici) si prevede, infatti, l’obbligo di dotarsi di un dirigente tecnico laureato in Scienze Motorie (o ex Isef), pena sanzioni tra i mille ed i seimila euro per chi non si adegua.

«Grazie a questa normativa – hanno sottolineato i primi firmatari del relativo disegno di legge, Giovanni Panepinto (Pd) e Giampiero Trizzino (M5S) – la Sicilia è una delle prime regioni d’Italia a regolamentare le professioni motorie, mettendo fine al “far west” che sino ad oggi ha caratterizzato questo settore. Finalmente, dunque, si valorizzano le conoscenze e le competenze di coloro che hanno frequentato gli appositi corsi universitari, immettendo questi ultimi direttamente e meritatamente nel mondo del lavoro».

Tanto per non andare lontano, a Giarre la notizia della nuova e meritocratica legge dell’Ars sulle attività motorie è stata accolta con estremo favore da Angelo Scarpignato, chinesiologo professionista, osteopata ed insegnante tecnico federale “C.O.N.I.”, molto conosciuto ed apprezzato, oltre che nella cittadina etnea in cui risiede, anche in diversi centri delle province di Catania e Messina dove ha diretto numerose palestre. Una di queste era la palestra comunale di Francavilla di Sicilia, che il dottor Scarpignato, dopo un decennio di appassionata e proficua gestione, ha dovuto abbandonare un anno e mezzo fa essendo stato scalzato, nella relativa pubblica gara per il rinnovo dell’affidamento, da un giovane concorrente, il quale adesso, alla luce della sopra accennata normativa, dovrà probabilmente dotare il proprio organico di un laureato in Scienze Motorie.

«Per quanto mi riguarda – dichiara Angelo Scarpignato con una punta d’amarezza per la sua inattesa “estromissione” dalla struttura comunale della cittadina dell’Alcantara (dove comunque continua a gestire una sua palestra privata) – la laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive l’ho conseguita anni fa presso l’Università “Kore” di Enna. Ma ho anche frequentato per tre anni corsi di Osteopatia ed il Master in Posturologia e Biomeccanica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ateneo palermitano. In realtà, è da quasi mezzo secolo che mi occupo ininterrottamente di sport ed attività fisica, prima come atleta agonista di Judo e dopo come insegnante, titolo questo che ho acquisito frequentando assiduamente l’Accademia Nazionale di Roma “Augusto Ceracchini”, per poi, infine, diventare maestro presso il Centro Olimpico di Ostia. La mia carriera, pertanto, è il frutto di una formazione continua (che ancora prosegue con i corsi di aggiornamento annuali) e di selettivi esami sostenuti a distanza di anni l’uno dall’altro, secondo dei ben precisi percorsi di studio. Quando, quindi, sento dire che gli istruttori di moltissime palestre detengono qualifiche conseguite con semplici corsi nei fine settimana, mi viene il… malincuore. Ben venga, dunque, questa nuova legge regionale, grazie alla quale, a parte il dovuto riconoscimento delle “vere” professionalità, potremo affidare i nostri figli a mani sicure».

E già: perché specie se si è ancora in tenera età e con la struttura corporea in via di formazione, frequentare una palestra o un qualsiasi altro luogo dove si praticano attività motorie potrebbe costare caro qualora ci si affida ad istruttori privi delle adeguate conoscenze, anche e soprattutto di natura medica.

«Bisogna partire dal presupposto – dichiara al riguardo Angelo Scarpignato – che i nostri figli non sempre possono praticare l’attività sportiva che vogliono loro o quella per la quale noi genitori siamo propensi. Tanto per fare qualche esempio, se mio figlio dovesse presentare piattismo, cavismo o altri disagi podalici e lo porto a giocare a Calcio, rischierà come minimo una o più distorsioni alle grandi articolazioni; e per quanto riguarda le bambine che praticano danza sulle mezze punte o sulle punte dei piedi, il fisiologico disequilibrio, fino a cinque-sei anni d’età, nell’appoggio podalico crea una iperlordosi nonché una deformazione muscolo-scheletrica del piede con conseguenze rachidee. Da sottolineare che il danno posturale non si manifesta subito, bensì dopo o durante l’adolescenza, e che in ogni caso non potrà essere corretto assumendo farmaci. Un buon istruttore, quindi, non insegna subito la tecnica, ma si preoccupa prioritariamente della salute del bambino/ragazzo. E per essere allaltezza di poter fare questo, non basta certamente avere alle spalle, ad esempio, anni di danza fitness come atleta. Purtroppo, sono personalmente a conoscenza dei danni irreparabili subiti da tanti bambini, oggi magari adolescenti o adulti, a causa dello scriteriato approccio alle attività sportive o coreutiche durante gli anni dellinfanzia.

«Ed intanto non possiamo affatto precludere ai nostri figli l’attività fisica, che dovrebbe essere un qualcosa di obbligatorio, così come l’andare a scuola. Basti pensare che “tutto ciò che non si muove, nel tempo muore”. Ma bisogna stare molto attenti a muoversi bene, altrimenti con certi tipi di movimenti e posture che assumiamo da piccoli, rischiamo di compromettere irreversibilmente il nostro equilibrio psico-fisico per tutto il resto della nostra esistenza.

«La nuova legge sulle strutture sportive siciliane – conclude il dottor Scarpignato – è dunque una grande conquista, non solo per noi professionisti del settore, ma per tutta la società civile».

Rodolfo Amodeo  

 

FOTO: Angelo Scarpignato e, sullo sfondo, la palestra comunale di Francavilla di Sicilia, da lui gestita per un decennio

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