Giarre, un polveroso e desolante bianco Natale -
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Giarre, un polveroso e desolante bianco Natale

Giarre, un polveroso e desolante bianco Natale

Al netto del redivivo albero di Natale offerto dalla “solita” banca amica che svetta orgoglioso nella tetra piazza Duomo, buia, degradata, priva di significato e dell’illuminazione artistica affidata, a quanto pare, alla solita ditta, quest’anno se esiste quel poco di atmosfera natalizia. Quel poco di cartellone natalizio lo dobbiamo solo alla Confcommercio, alla quale va riconosciuto l’impegno profuso e la determinazione ma anche tenacia e i nervi saldi nel superare le difficoltà organizzative. Già perché l’Amministrazione, sia ben chiaro, non solo non ha approntato un proprio cartellone natalizio ma ha fatto di tutto per sabotare il programma dei commercianti.

E i segnali sono stati tanti e insopportabili tanto da generare non poche tensioni nel direttivo per l’atteggiamento mostrato dall’Ente comunale.

isola4A cominciare da quei miseri 800 euro di contributo per la Siae che l’Amministrazione ha negato alla Confcommercio. Peggio. Il Comune ha messo a disposizione dei commercianti, per allestire i mercatini natalizi, l’ex pescheria di via Calderai, una struttura ridotta ai minimi termini, con le pareti involgarire da scritte, disegnini vari e dalla sporcizia. E toccato alla Confcommercio (anche questo) rendere visitabili i locali, adornarli, scrostare e poi tinteggiare le colonne, mentre la neo associazione giarrese Archilife si è occupata dell’aspetto estetico. Tutti hanno contribuito, ad eccezione del Comune, che però ha compiuto uno sforzo notevole, al limite del sovraumano: avere concesso il proprio logo da inserire nel manifesto del cartellone. E ancora: la stessa presentazione delle iniziative è stata boicottata da tutti. Neppure uno straccio di comunicato per la presentazione del cartellone: di domenica mattina alle 9.30 (una follia). Non un post sul profilo del sindaco o in quelli filogovernativi che sostengono mediaticamente (si fa per dire) l’Amministrazione. Nulla di nulla. Un silenzio assordante. Ma al peggio non c’è mai fine, giacchè nel primo giorno di isola pedonale in corso Italia è andato in scena un demoralizzante quanto disarmante dilettantismo. Non certo da parte della Confcommercio che aveva ben chiaro come organizzare i vari eventi, bensi, ancora una volta, dal Comune. Domenica scorsa, a pochi minuti dall’inizio delle attività di intrattenimento, l’intero corso Italia era completamente al buio. Illuminazione pubblica disattivata. Viene da chiedersi da chi? E perché, guarda caso, nel bel mezzo dell’isola pedonale? Un altro Mistero della Fede.

 

ALBERO NATALEE non è tutto. Iniziano le manifestazioni sul basalto lavico di corso Italia trasformato per l’occasione in un piccolo palcoscenico, ed ecco che si verifica l’impensabile. Proprio quando i bambini di una associazione erano intenti a cantare per la soddisfazione di amici e parenti e di decine di passanti che si sono fermati ad assistere allo spettacolo, ecco materializzarsi, alle spalle della pedana, nientemeno che un autobus di linea che doveva attraversare il corso Italia. Del resto cosa aspettarsi se alle transenne che delimitano il corso, al posto dei vigili, c’era invece il solito Filiberto (chi è di Giarre conosce la persona) che indossava orgogliosamente la sua pettorina arancione, al quale è stato affidato il compito di regolare il traffico nel crocevia più importante della città. Più “contemporanei” di così? E allora in questo caldo Natale godiamoci le iniziative della Confcommercio, consapevoli tutti che il Comune, tolto il riciclato albero sponsorizzato, ci ha regalato un austero quanto desolante bianco Natale. Bianco, appunto, nel senso pieno della parola.

Mario Previtera  

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