Fiumefreddo, sequestrati in un negozio 163 animali maltrattati. Ma vengono lasciati in custodia alla stessa titolare -
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Fiumefreddo, sequestrati in un negozio 163 animali maltrattati. Ma vengono lasciati in custodia alla stessa titolare

Fiumefreddo, sequestrati in un negozio 163 animali maltrattati. Ma vengono lasciati in custodia alla stessa titolare

È di  complessivamente 163 animali il sequestro penale compiuto sabato 8 novembre scorso dalle Guardie Zoofile dell’Enpa di Catania, presso un negozio di animali  di Fiumefreddo di Sicilia

enpaI fatti si sono svolti a seguito di segnalazioni che chiedevano un intervento presso l’attività commerciale che, a detta delle segnalazioni, deteneva animali in precarie condizioni igieniche e vendeva cuccioli di cani e gatti randagi a 10 euro ciascuno. La realtà ha anche superato le stesse segnalazioni in quanto al loro arrivo, le Guardie Zoofile hanno trovato mammiferi, rettili e volatili tutti impilati in gabbie spesso nemmeno consone alla stessa natura degli animali, come ad esempio due serpenti albini della specie Elapha Obsoleta Lindheimeri, detenuti in contenitori di plastica dove di norma vengono messi i pesciolini.

Le tartarughe Scripta Scripta poste proprio all’agghiaccio a diretto contatto della vetrina e poi gatti europei malati di circa 40-50 giorni impilati sopra i topolini, ratti, conigli e persino cincillà. In un locale attiguo adibito a deposito, altre pile di gabbie con dentro vari animali, tra cui anche conigli gravide e furetti, inseparabili, passeri protetti e vari ibridi di cardellini/canarini. Inoltre l’esercizio commerciale era sprovvisto di documenti che devono accompagnare gli animali  sia di libera vendita che di specie protette e pertanto si sconosce la provenienza degli stessi. La titolare dell’esercizio è stata denunciata per maltrattamento, abbandono e detenzione illecita di animali destinati alla  vendita.

serpSul posto in seguito è intervenuta la Polizia Municipale che unitamente ai veterinari dell’ASP 3 competente per territorio, procedevano alle contestazioni delle violazioni amministrative. Gli animali sequestrati al momento sono stati affidati alla titolare dell’esercizio con severe prescrizioni sulle modalità di detenzione causa l’indisponibilità ad accoglierli da parte degli organi preposti. Infatti  il Centro Recupero fauna selvatica non può più ricevere animali sequestrati e il Corpo Forestale dello Stato non è attrezzato per queste emergenze. Lo stesso dicasi per l’Asp 3 veterinaria.

Insomma, nel mondo dei fondi da tagliare, non bastavano  i randagi a farne le spese ma adesso gli si aggiungono tutti gli altri. La sezione provinciale Enpa ha reso la propria disponibilità alla magistratura, nell’individuazione di privati disposti a ricevere in  affidamento in giudiziale custodia gli animali.

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