Salvo Andò era nel mirino di Cosa Nostra -
Catania
17°

Salvo Andò era nel mirino di Cosa Nostra

Salvo Andò era nel mirino di Cosa Nostra

“Tra il 1994 e il 1995 sfiorammo la cattura di Provenzano. Ero in auto con il colonnello Meli che mi faceva girare con lui i luoghi frequentati da Provenzano per cercarlo. A un certo punto lo vidi ad Aspra mentre era su una Mercedes blindata con Carlo Guttadauro e dissi ‘è Provenzano'”.

Lo ha raccontato il pentito Angelo Siino deponendo al processo sulla trattativa Stato mafia. Il colonnello, preso alla sprovvista, tentò di inseguire la Mercedes ma la perse di vista.

“Sì impappinò – ha raccontato Siino che all’epoca era confidente dei carabinieri ma non si era ancora pentito – e non li ritrovammo”. Il collaboratore ha detto che riconobbe Provenzano da un fascia collo bianco, lo stesso che il boss indossava quando fu arrestato ben 12 anni dopo.

Poi nuove rivelazioni di attentati: “Il mafioso catanese Ercolano mi parlò di un progetto di attentato all’ex ministro Salvo Andò. Ercolano commentò che da Martelli ad Andò i socialisti si erano fottuti i voti e poi avevano cominciato a tirare calci come gli scecchi falsi (Ansa)

Potrebbero interessarti anche